Nel 1900 partecipa alla Mostra Nazionale di Fotografia a Torino e alla I Mostra della Società Subalpina con l’immagine dell’ipotetica ricomposizione del Polittico di Defendente Ferrari a Sant’Antonio di Ranverso.

PIA, Secondo(Asti 1855-Torino 1941)Avvocato. Fotografo ‘dilettante’ tra i più eclettici e prolifici. Dal 1876 sidedica alla catalogazione delle opere d’arte e dei monumenti in Piemonte,con la realizzazione di oltre tremila lastre. La prima esposizione a cuipartecipa è quella di Firenze nel 1887,tre anni dopo a … Leggi tuttoNel 1900 partecipa alla Mostra Nazionale di Fotografia a Torino e alla I Mostra della Società Subalpina con l’immagine dell’ipotetica ricomposizione del Polittico di Defendente Ferrari a Sant’Antonio di Ranverso.

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La strada della Sindone.Nel 1476 Jolanda di Savoia, moglie del duca Amedeo IX, il Beato, spesso raffigurato nell’atto di venerare la Sindone, attraversa le Alpi recando seco le reliquie della Cappella di Chambéry, e quindi verosimilmente anche la Sindone passò da Sant’Antonio di Ranverso dove sulla porta centrale del Pronao ingresso alla Chiesa venne inciso 1476. Relativamente agli spostamenti occorre sottolineare che non sempre è agevole determinare il percorso che la Sindone compie nei suoi vari viaggi, soprattutto sino al suo trasferimento definitivo a Torino.

Nel 1476 Jolanda di Savoia, moglie del duca Amedeo IX, il Beato, spesso raffigurato nell’atto di venerare la Sindone,attraversa le Alpi recando seco le reliquie della Cappella di Chambéry, e quindi verosimilmente anche la Sindone.Relativamente agli spostamenti occorre sottolineare che non sempre è agevole determinare … Leggi tuttoLa strada della Sindone.Nel 1476 Jolanda di Savoia, moglie del duca Amedeo IX, il Beato, spesso raffigurato nell’atto di venerare la Sindone, attraversa le Alpi recando seco le reliquie della Cappella di Chambéry, e quindi verosimilmente anche la Sindone passò da Sant’Antonio di Ranverso dove sulla porta centrale del Pronao ingresso alla Chiesa venne inciso 1476. Relativamente agli spostamenti occorre sottolineare che non sempre è agevole determinare il percorso che la Sindone compie nei suoi vari viaggi, soprattutto sino al suo trasferimento definitivo a Torino.

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Il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali fu istituito da Giovanni Spadolini, (con decreto-legge 14 dicembre 1974, n. 657 [ atto originario | atto originario con aggiornamenti], convertito nella legge 29 gennaio 1975, n. 5 [atto originario | atto originario con aggiornamenti]- G.U. 14 febbraio 1975, n. 43), con il compito di affidare unitariamente alla specifica competenza di un Ministero appositamente costituito la gestione del patrimonio culturale e dell’ambiente al fine di assicurare l’organica tutela di interesse di estrema rilevanza sul piano interno e nazionale. (Organizzazione del Ministero per i beni culturali e ambientali con D.P.R. n. 805 del 3 dicembre 1975 [ atto originario | atto originario con aggiornamenti])

Ricerca Ministero della cultura StampaCondividi Il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali fu istituito da Giovanni Spadolini, (con decreto-legge 14 dicembre 1974, n. 657 [ atto originario | atto originario con aggiornamenti], convertito nella legge 29 gennaio 1975, n. 5 [atto originario | atto originario con aggiornamenti]- G.U. 14 febbraio 1975, n. 43), … Leggi tuttoIl Ministero per i Beni Culturali e Ambientali fu istituito da Giovanni Spadolini, (con decreto-legge 14 dicembre 1974, n. 657 [ atto originario | atto originario con aggiornamenti], convertito nella legge 29 gennaio 1975, n. 5 [atto originario | atto originario con aggiornamenti]- G.U. 14 febbraio 1975, n. 43), con il compito di affidare unitariamente alla specifica competenza di un Ministero appositamente costituito la gestione del patrimonio culturale e dell’ambiente al fine di assicurare l’organica tutela di interesse di estrema rilevanza sul piano interno e nazionale. (Organizzazione del Ministero per i beni culturali e ambientali con D.P.R. n. 805 del 3 dicembre 1975 [ atto originario | atto originario con aggiornamenti])

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Secondo Pia Nel 1900 partecipa alla Mostra Nazionale di Fotografia a Torino e alla I Mostra della Società Subalpina con due immagini, una con la ricostruzione dell’arco romano a Susa e l’altra con la ipotetica ricomposizione del Polittico di Defendente Ferrari della natività sull’altare maggiore della chiesa di Sant’Antonio di Ranverso. Bottega di Defendente Ferrari Ante esterne(Parte feriale) da una foto di fine ottocento di Secondo Pia

(Asti 1855-Torino 1941) Avvocato. Fotografo ‘dilettante’ tra i più eclettici e prolifici. Dal 1876 si dedica alla catalogazione delle opere d’arte e dei monumenti in Piemonte, con la realizzazione di oltre tremila lastre. La prima esposizione a cui partecipa è quella di Firenze nel 1887, … Leggi tuttoSecondo Pia Nel 1900 partecipa alla Mostra Nazionale di Fotografia a Torino e alla I Mostra della Società Subalpina con due immagini, una con la ricostruzione dell’arco romano a Susa e l’altra con la ipotetica ricomposizione del Polittico di Defendente Ferrari della natività sull’altare maggiore della chiesa di Sant’Antonio di Ranverso. Bottega di Defendente Ferrari Ante esterne(Parte feriale) da una foto di fine ottocento di Secondo Pia

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Sant’Antonio di Ranverso. Dal 1095 al 1776 Stemmi nel corridoio dell’ex Monastero.de’ Precettori a Maestri generali, e delli Abati Commendatorj dell’Ordine Antoniano di Sant’Antonio di Vienna, e della Commenda Casa degli infermi di Sant’Antonio di Ranverso.

1/1/1Sant’Antonio di Ranverso. Chiese, Fabbricati e BeniOriginale1095 al 1776Stemmi de’ Precettori a Maestri generali, e delli Abati Commendatorj dell’Ordine Antoniano diSant’Antonio di Vienna e di Ranverso, stati di tempo in tempo dipinti in un corridoio dell’exMonastero di San’Antonio di Ranverso, rilevati negl’anni 1866-67 da un … Leggi tuttoSant’Antonio di Ranverso. Dal 1095 al 1776 Stemmi nel corridoio dell’ex Monastero.de’ Precettori a Maestri generali, e delli Abati Commendatorj dell’Ordine Antoniano di Sant’Antonio di Vienna, e della Commenda Casa degli infermi di Sant’Antonio di Ranverso.

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Alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso bestiario per la festa di Sant’Antonio Abate.

https://www.diocesi.torino.it/site/wd-appuntamenti/alla-precettoria-di-santantonio-di-ranverso-bestiario-per-la-festa-di-santantonio-abate/ BESTIARIO: ATELIER DI MASCHERE E TRASFORMAZIONE / NARRAZIONE PER IMMAGINI E CORPIPrecettoria di Sant’Antonio di Ranverso / Palazzina di Caccia di Stupinigi, 2022-2023 Bestiario è un percorso artistico ispirato agli animali e al loro rapporto naturale e simbolico con l’umanità, in un’ottica di riappropriazione di corpi, … Leggi tuttoAlla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso bestiario per la festa di Sant’Antonio Abate.

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Festa patronale di Sant’Antonio Abate condivisa tra Ranverso (Rosta e Ferriera di Buttigliera Alta).A Ranverso si attende la visita della Casa Madre degli Antoniani.

Il borgo medievale di Ranverso in Rosta e Ferriera di Buttigliera Alta, con la sua primitiva chiesa precettoriale, è senza indugi il luogo di culto a Sant’Antonio Abate più antico d’Italia l’origine risale quando nacque la storia ospedaliera antoniana intorno all’anno 1.000. È la celebrazione … Leggi tuttoFesta patronale di Sant’Antonio Abate condivisa tra Ranverso (Rosta e Ferriera di Buttigliera Alta).A Ranverso si attende la visita della Casa Madre degli Antoniani.

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Regie armonie itinerari in musica nella Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso dal 31 al 25 Maggio 2023 quattro concerti a offerta libera.

21 maggio – 25 giugno 2023 REGIE ARMONIE Itinerari in musica nella Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso 4 appuntamenti con la musica classica tra Vivaldi, Mozart e i canti dei pellegrini La Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso ospita i 4 appuntamenti di Regie Armonie. Itinerari … Leggi tuttoRegie armonie itinerari in musica nella Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso dal 31 al 25 Maggio 2023 quattro concerti a offerta libera.

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Fonte Italo Ruffino. Dall’atrio d’ingresso Pronao  della Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso (il portale è sulla destra), guardando veso l’esterno a nord, s’intravede il cancello e il masso erratico sormontato da una stele ottagonale e una croce di marmo bianco che segnalava la via Romea detta poi via Francigena- la presenza dell’ospedale. oltre il masso era l’ingresso dell’antico Cimitero, racchiuso tra due  muriccioli divergenti che si estendevano fino al fabbricato dell’ospedale di cui resta solo la facciata mutilata di un pinnacolo. La presenza di un Cimitero nella Precettoria è unico in Italia  fa capire quanto era abitato questo borgo speciale in quegli anni. Il Cimitero rimase in funzione fino al 1803 e fu smantellato nel 1846 per dare luogo al tracciato degli olmi e platani destinato a unire il borgo verso la Dora , alla nuova arteria stradale Torino-Susa.

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