
Tema: ” Di fronte all’ingresso della Chiesa di Sant’ Antonio di Ranverso è visibile il masso erratico, trasportato durante il periodo delle glaciazioni.
In geologia, massi e., blocchi rocciosi, talvolta di considerevoli dimensioni o di forma bizzarra, che, trasportati dai ghiacciai, vengono abbandonati, allorché questi si ritirano, più o meno lontano dai loro luoghi di origine (localmente sono detti anche trovanti, s. m.); più genericam., terreno e., quello che non si trova nel punto in cui si è formato, ma è stato portato lontano dal luogo di origine mediante trasporto glaciale.
Secondo la tradizione medievale, questo pilastro rappresenta un simbolo, che attesta la vittoria della fede cristiana contro le forze magiche delle credenze
L’isolamento e l’imponenza dei massi erratici favorirono sin da tempi remoti la diffusione di forme di culto “litico”, fondate sul presupposto che certe pietre siano provviste del potere di esercitare effetti benefici otaumaturgici, generati dal contatto fisico con la loro superficie
il tramite attraverso il quale energie soprannaturali, promananti da qualche divinità, agissero sull’uomo suscitando guarigionio stimolando la fecondità femminile.La colonna con la croce a forma di Tau (T), sostituiva i simboli della taumaturgia cristiana a quelli delle antiche credenze, era un richiamo per i pellegrini in cerca diriposo e ristoro, e annunciava in particolare di un luogo per meditare e pregare.Il masso erraticoA fianco della chiesa di S. Antonio di Ranverso è presente un masso erratico, trascinato fin qui durante le glaciazioni.La sua particolarità consiste nell’essere sormontato da un pilastro di pietra alto circa un metro e mezzo, culminante con il simbolo “Tau”, scolpito sulla superficie.
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