
https://www.vittimologia.it/rivista/articolo_cicale_2011-03.pdf
Favorendo la percezione dei valori
storico-artistici attraverso la fruizione personale e
la condivisione comune, si costruisce il senso di
appartenenza collettivo; per ciò i beni culturali
costituiscono un bene comune che va socializzato
nella specifica destinazione d’uso, per cui ogni
riduzione e privatizzazione rappresenta
un’involuzione nella coscienza collettiva. Per
questo motivo, pur nel rispetto delle concrete
esigenze di salvaguardia e conservazione, è
importante ribadire come principio fondamentale
che l’opera d’arte religiosa debba rimanere, ogni
volta che sia possibile, nel suo contesto d’origine,