L’ABBAZIA DI S. ANTONIO DI RANVERSO IN ROSTA

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Vienne (Francia). Questi monaci si dedicavano atti. ITINERARI DI POESIA ED ARTE. L’ABBAZIA. DI S. ANTONIO. DI RANVERSO. IN ROSTA di GIUSEPPE COLLI.
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Quando lo spirito a icla a nuovi orizzonti spirituali come una volta il cuore si gonfia con ka vela tesa dal vento
per una insaziabile e insaziata sete di spazio, di luce c
di serenità, usciamo dalle anonime c fredde mura della
città c m uoviam o incontro alla cam pagna che ci attende alla periferia con i primi m agri prati.
Fuori ddl’agglom erato cittadino ci parrà di riandare all’mdictro nel tempo e l inquietudme che tormenta l’animo e ci m ortifica 1 pensieri andrà, via via
che ci inoltreremo nella fresca pace dei campi assolati o bianchi di neve, scomparendo per far posto ad
una inattesa tranquillità e ad una pacata serenità.
Lunghi hlari d’alberi, piccoli boschi e ondulati
vigneti ci frammenteranno lo sguardo in brevi visioni
e l’occhio si poserà con estatica dolcezza sulle cose più
semplici della vita, che la natura a offre. R u stia casolari legano tra loro paesetti nascosti in solitane valli
o appollaiati su faticosi colli o disseminati lungo dolci
declivi di tranquilli poggi.
E mentre i nmtri passi sempre più a allontaneranno dalla città che cresce nella nostra memoria come
un ricordo antico e lontano, sentiremo nel cuore salire un’onda calma di poesia.
La stessa onda di poesi……..nu toccò un giorno
incontrando sui mici passi una piccola Abbazia. L ’antica costruzione, nelle linee architettoniche ispirate ai caratteri regionali romanico-gotici (in Piemonte seguiti sino al secolo X V I) nn apparve ad una
svolta della strada polverosa come una immagine di
stampa antica. Sostai ammirato. La famosa Abbazia
di S. Antonio di Ran verso in Rosta ben meritava
quel mio primo silenzioso om aggio.
Le costruzioni e le cose antiche esercitano tutte
un singolare fasano sull’animo dell’uomo, e quando
poi al pregio del vetusto si accoppia il richiamo dell’arte chi resiste ancora al desiderio di conoscere da
v ia n o l>ggetto che tanto a attira c a seduce ?
Io pure quindi feci tappa, una lunga tappa, all’om bra
fresca dell’ Abbazia c di tra le pieghe e le rughe della
rossigna costruzione dispiegai il grande libro dell.»
stona dalle cui pagine balzarono vive e palpitanti le
rem ote vicende dell’ Abbazia. E il m io elzeviro lineo
ha perno qui un momento storico.
L ’ Abbazia risulta fondata nel 1 150 dai monaci dell’ordine «*spitaliero di S. Antonio, provenienti da
Vienne (Francia). Questi m onaa si dedicavano atti