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La direttrice di Focus Junior, Sarah Pozzoli, è stata di parola: nella cerimonia di premiazione della redazione del “Prudenzano Science” (diretta con grande professionalità dalla biologa Giulia Merico), aveva promesso che diverse pagine della rivista sarebbero state riprodotte sulle pagine patinate del giornale da lei diretto.
Ebbene, come si può verificare dalle foto, il lavoro dei giornalisti in erba ha ricevuto, nel numero in edicola di “Focus Junior”, un’altra gratificazione: le centinaia di migliaia di lettori di “Focus Junior” hanno modo, quindi, di apprezzare i risultati del lavoro svolto dalla dott.ssa Merico e dai suoi allievi.
Ancora complimenti alla redazione del “Prudenzano Science”, che è così composta:
Direttore scientifico: dott.ssa Giulia Merico
Direttore grafico: Barbara Pizzaleo
Redazione: Barkov Artem, Buccolieri Martina, Caldarola Leonardo, Caroppa Vittorio, Collura Francesca, Dadamo Federico, Damicis Kiara, De Padova Francesco Paolo, Devalerio Giorgia, Dimagli Alessandro, Distratis Lorenzo, Erario Francesco Pio, Fanuli Marta, Mancini Simone, Mancino Enrico, Marino Giulia, Mele Marta, Micelli Miriam, Pisello Lorenzo, Polignano Cristian, Prudenzano Lorenzo, Stano Giorgia, Zizzi Martina.
9 2023
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Bullismo, l’esperta: “La scuola non sia luogo di sole nozioni. I docenti ascoltino i propri studenti”
2019-04-24
173 2 minuti di lettura
Focus Scuola, il nuovo mensile per insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Diretto da Sarah Pozzoli. Presenta nel numero di maggio un’inchiesta dedicata al bullismo.
“Bisogna saper distinguere le scaramucce dalle azioni persecutorie e dalla violenza vera e propria”. Spiega Anna Oliverio Ferraris. Professoressa di psicologia dello sviluppo all’Università La Sapienza di Roma e autrice di “Piccoli bulli e cyberbulli crescono” (BUR 2017). Che raccomanda agli insegnanti di porsi in ascolto e osservare le interazioni dei propri alunni. “Non e’ da escludere infatti che un bambino oggetto di scherzi pesanti o battute denigratorie dica di divertirsi. Ma un buon osservatore si accorge che in realtà le cose stanno diversamente. Cosi’ come, se non si fa nulla, si corre il rischio che l’immagine di duro e violento si fissi come una seconda pelle su chi agisce da bullo”. In genere, lo fa chi cerca di attirare attenzione su di se. E, per farsi ammirare dai compagni, ricorre alla violenza.
LA PREPOTENZA
“La prepotenza diventa un mezzo per essere qualcuno in mezzo agli altri”, puntualizza la psicologa. Il consiglio e’ dunque quello di prevenire, attraverso attività educative finalizzate a migliorare il clima in classe. E a promuovere stili relazionali positivi e abilita’ prosociali. “In altre parole educateli all’empatia. Favorendo la conoscenza reciproca, il rispetto delle regole comuni, la cooperazione”. Suggerisce Oliverio Ferraris. Che invita gli insegnanti a non sottovalutare che la scuola e’ un luogo di vita. Dove i ragazzi tessono relazioni importanti. “Non rendetela un non-luogo dove si incamerano solo nozioni. Anche perché’ un buon clima favorisce l’apprendimento”.
Individuato il bullo, che fare?
La sanzione, secondo Oliverio Ferraris, deve essere educativa: come tale non deve avere carattere vendicativo, non deve umiliare, ma deve essere un mezzo per invertire la rotta. Un esempio? “Assegnategli un ruolo diametralmente opposto a quello del persecutore: potrebbe fare da tutor ai bambini piu’ piccoli”. Oppure: “condannatelo a leggere”, come hanno fatto in Germania per recuperare i responsabili di atti vandalici e di bullismo.
LA SANZIONE
“La sanzione deve essere educativa: come tale non deve avere carattere vendicativo, non deve umiliare, ma deve essere un mezzo per invertire la rotta”. E’ questo il suggerimento di Anna Oliverio Ferraris, professoressa di psicologia dello sviluppo all’Università La Sapienza di Roma e autrice di Piccoli bulli e cyberbulli crescono, dato nell’ambito dell’inchiesta dedicata al bullismo di ‘Focus Scuola’, il mensile per insegnanti delle scuole primarie e secondarie di primo grado.