CENNI STORICI?
Nel comprensorio dell’antica Precettoria, passando dal Nartece della Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso si accedeva all’area di un vecchio Cimitero, ulteriore conferma dell’importanza di questo luogo molto popolato dai pellegrini, e gente di fede nel medioevo.
PER RICORDARE
A ridosso della vecchia chiesa di Sant’Antonio Abate di Ranverso appoggiata al monastero esisteva un cimitero dove trovavano riposo anche i morti dei contagi (peste) precedenti al 1579, negli anni 90 durante uno scavo nei prati intorno alla Chiesa di Ranverso il Custode Aldo Andreis ebbe un’esperienza con resti umani sepolti.
Italo Ruffino nel suo libro La storia della “Precettoria di Ranverso”
Così scriveva nel 1950 l’Economo dell’Ordine del Mauriziano di Torino Bernardino Menso ritratto nella foto.
Dall’atrio d’ingresso Pronao della Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso (il portale è sulla destra), guardando veso l’esterno a nord, s’intravede il cancello e il masso erratico sormontato da una stele ottagonale e una croce di marmo bianco che segnalava la via Romea detta poi via Francigena- la presenza dell’ospedale. oltre il masso era l’ingresso dell’antico Cimitero, racchiuso tra due muriccioli divergenti che si estendevano fino al fabbricato dell’ospedale di cui resta solo la facciata mutilata di un pinnacolo. La presenza di un Cimitero nella Precettoria è unico in Italia fa capire quanto era abitato questo borgo speciale in quegli anni.Il Cimitero rimase in funzione fino al 1803 e fu smantellato nel 1846 per dare luogo al tracciato degli olmi e platani destinato a unire il borgo verso la Dora , alla nuova arteria stradale Torino-Susa.
Il borgo di Ranverso
Un luogo speciale pieno di energia”. La chiesa è costituita da 3 navate, con abside, ha pianta rettangolare ed è dotata di tre ingressi, un cimitero sul lato meridionale e una fonte. Tra l’altro un pozzo è tutt’ora visibile nel chiosco e giardino della Chiesa.
TORINO 2010 GENNAIO
Fonte Ersilio Teifreto del blog online ToriNovoli- www.torinovoli.it
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