Collina Morenica di Ranverso&Dintorni un campo di grano nei pressi della Torre Bicocca.

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Nell’intraprendere una nuova collaborazione virtuale sul portale di cultura popolare ToriNovoli ed occuparmi della rubrica “Ranverso & Dintorni”, in qualità di conoscitore della Storia Ospedaliera Antonina tramandatami da Don Italo Ruffino,più volte mi sono chiesto con quale articolo partire, a quale, dei tanti luoghi splendidi che circondano questo Anfiteatro della Collina Morenica maestosa terra tra la Valle di Susa e Torino , assegnare le famose forbici per il taglio del nastro al grano che matura regalando il colore giallo oro a i terreni . Non potendo certo fare “figli e figliastri”, anche perché sarebbe davvero difficile, sembra doveroso dedicare il primo articolo a tutto la nostra Collina Morenica , Terra dal fascino magico e misterioso, che accolse il Papa alla Sacra di San Michele,  e diede i natali ad uno dei primi scrittori della Storia Antoniana Europea come il Maestro Mons. Italo Ruffino. La terra degli Antoniani di Ranverso considerata un po’ come “mamma” dai pellegrini, un porto rifugio per chi era ammalato e si trovava in difficoltà . Terra dai profumi soavi e dai colori intensi, essi diventano fautori dell’accensione di una miccia, che trasforma una semplice passeggiata nella Via Francigena , nell’esplosione prodigiosa di tutti e cinque i sensi. Basta infatti ritrovarsi in una qualsiasi strada di campagna per avvertire quella sensazione di un tempo, quando i nostri nonni, tornando dalle campagne con le tine piene d’uva intonavano uno dei tipici canti popolani, circondati dalla luce di un sole che dava l’impressione di essere molto più vicino del normale, per il forte calore emanato e per suo il riflesso dorato che dava ancor più luce alle spighe di grano, regalando così (ancora oggi), un tripudio di colori che riscaldano il cuore del fortunato osservatore. E come dimenticare il forte odore di mosto per le strade, durante la vendemmia, che accarezzava il nostro olfatto spingendo i ricordi a quelle lunghe tavolate, dove si degustava il primo vino dell’anno. La Domenica la messa alla Chiesa Abbaziale Monumento Nazionale della Precettoria di Ranverso offre emozioni, chi di noi non ha mai trascorso una notte sul monte Musinè per guardare le stelle e illuminati da una grande luna rossa emersa dalle Alpi. che con lo sbattere lento delle foglie degli alberi, accompagnavano il suo nascere, riscaldati da un piccolo fuocherello scoppiettante (ormai vietato), meraviglioso sottofondo al dolce rumore del vento. Sensazioni magiche che solo chi ha la fortuna di averle vissute e le vive tutt’ora, potrà comprendere; come la gioia provata nel visitare una Chiesa con frontale in Stile Gotico Francese unico al Mondo che racchiude un’impronta Romanica , la nostra bella Collina Morenica è circondata da massi erratici che come sentinelle del tempo ci raccontano le origini di questo luogo emanando Energie, i laghi di Avigliana. E subito il paragone viene semplice: siamo noi a osservare il cielo sopra la nostra testa, con i suoi astri e i suoi colori? O è lui, a guardare il giallo del grano della nostra terra.
autore Ersilio Teifreto nato nel Salento Ma vivo a Grugliasco (TO) con i miei affetti famigliari.