azienda nata nel cuore storico di Torino, la cameretta componibile e il primo esempio di spazio dedicato nelle case moderne dove i ragazzi vivono, crescono, studiano e giocano con gli amici, l’ambiente cameretta presto diventerà il più importante della casa.
Gioia la Cameretta in legno
anni 70
Scheda identificativa della
“Cameretta componibile “.
Anni 60/70 con l’avvento dei pannelli in truciolare rivestiti in melaminico diamo inizio alla progettazione della nuova cameretta per realizzarla occorrono almeno 40/50 colli di peso adatto al trasporto manuale delle persone , durante il montaggio viene assemblata con ferramenta durevole nel tempo. In breve le camerette impiallacciate e quelle in legno massello a schema fisso composte da armadio basso a 2 ante, lettino e comodino vengono scavalcate dalle nuove camerette componibili che offrono diverse varianti a secondo delle esigenze.
Max Camerette da sempre amante dell’arte guarda con interesse la famosa camera dipinta da Vincent Van Gogh in Arles.
Storia aziendale.
Il Professore Mauro Pecchenino docente in comunicazione d’imprese integrata scrive la storia di Max Camerette. Sono anni di crisi e l’impresa italiana non ne è immune. Per un giornale però è più interessante scrivere di storie positive che in qualche modo allontanino la crisi. E quando si scrive di impresa italiana viene naturale pensare ad un uomo che ha iniziato e a una famiglia che ha continuato.
La storia di Ersilio Teifreto e di MAX Camerette corrisponde proprio a questo assunto. Lui è partito dalla Puglia e, ebanista esperto, ha iniziato a pensare ad un’impresa di mobili per la casa. Insieme alla moglie Pina ha dato vita, alla fine degli anni Settanta, a MAX Camerette, portando per la prima volta in Italia e seguendo il metodo Montessori il concetto di “cameretta” per i bambini, uno spazio dove vivere, studiare, riposare, giocare, passare il tempo.
autore Ersilio e Massimiliano Teifreto per la storia il Prof. Mauro Pecchenino