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Live-Work Design in Zona #Tortona.
Posted on 5 May 2016 by Renata Sias
Aperto in occasione della congestionata Milano Design Week, lo spazio temporaneo Live Work Design allestito daArchiproducts resterà aperto fino al 30 giugno per offrire un luogo fisico di co-net-working per incontrarsi e lavorare. Tra le aziende partner anche Dieffebi.
Un appartamento di 500 mq dei primi del ‘900 in via Tortona 31 si trasforma per due mesi inun workplace dove sentirsi a casa o in una casa dove è possibile anche lavorare.
Enzo Maiorano, executive editor di Archiproducts ci spiega i concept di questa iniziativa.
La facciata esterna è caratterizzata da un intervento grafico forte di Diego Grandi“un pattern che suggerisce la tridimensionalità attraverso una serie di campiture bidimensionali che rimandano idealmente agli spazi interni”.
Gli interni conservano i dettagli tipici del periodo liberty e sono arredati con pezzi forniti dalle aziende sponsor di questa iniziativa (Desalto, Saba Italia, Vibia, Ton, NORR11, Ethimo, Simes, Alpes Inox, Vitrum, Hey Sign, Dieffebi, Kriska Décor, Stellar Works, Buxkin, Roofingreen, Royal Botania, Velux, Kiasmo, iittala, Kristalia, Mara, Liuni, Wood-skin, Konstantin Slawinski and Brompton Junction Milano).
Tra le aziende partecipanti spiccano Dieffebi con le linee di arredo DotBox e DotBox Evolution, perfettamente coerenti con lo spirito work-life balance di questo luogo.
Originale la presenza di Ton che propone #TonBalance, il sistema di controllo ante litteram della resistenza delle sedie adottato dall’azienda lo scorso secolo e ora trasformato in divertente intrattenimento.
Interessante la proposta di Hey-Sign con i suoi schermi fonoassorbenti in feltro cannettato.
Innovativo e sostenibile Buxkin, materiale realizzato con cuoio riciclato adatto per usi diversi e fonte di ispirazione per l’interior e l’industrial design.
Posted in #41 Maggio 2016, Architecture • Design • Art, Design, Lifestyle, Lifestyle • Workstyle • Trend,Workstyle | Tagged Archiproducts, co-net-working, Dieffebi, DotBox, hp5-1, incontrarsi e lavorare, Live Work Design, Milano Design week, work-life balance, workplace, wow-41-online | Leave a reply
Scrivania ergonomica per il lavoro e il pisolino.
Posted on 7 April 2016 by Renata Sias
Al Salone del Mobile, presso Danish LIVINGroom, (stand B03, pad. 10) vedremo la prima workstation regolabile in altezza (attuatori lineari Linak) che integra il cuscino per unconfortevole pisolino nei momenti di pausa lavorativa, L’ha progettata Tine Mouritsen ispirandosi ai nuovi WOW.
Si è detto molto sui benefici della salute delle scrivanie regolabili in altezza, vero emblema di una nuova ergonomia dinamica. Una tendenza che si sta confermando anche in italia, dove le aziende più attente al benessere dei dipendenti non rinunciano alla dotazione di workstation sitting standing.
Altrettanto noti sono i vantaggi del sonnellino, specialmente postprandiale, vera ricarica di energia per i lavoratori multitasking che noi tutti siamo. Non è un caso che le nap rooms siano spesso inserite all’interno degli smart office e che diverse importanti aziende negli scorsi anni si siano già dedicate alla ricerca di arredi funzionali al pisolino.
Al Salone del Mobile vedremo però qualcosa di originale, che unisce questi due must del benessere in ufficio.
Presso il Danish LIVINGroom, sarà presentata Pillow Table una scrivania regolabile in altezza, dotata di cuscino per sonnellino integrato nel piano di lavoro.
Tine Mouritsen, che ha progettato anche lo stand Danish LIVINGroom dichiara: “È stato emozionante per me trarre ispirazione dai New Ways of Working per il design della scrivania, che ben esprimono le necessità attuali e future dell’ambiente ufficio. È sempre fantastico mettersi in gioco per sviluppare progetti che migliorano la vita di tutti i giorni. Inoltre, è semplicemente favoloso vedere una delle mie creazioni esposta nello stand”.
Posted in #40 Aprile 2016, Architecture • Design • Art, Design, Lifestyle • Workstyle • Trend, Workstyle |Tagged benessere, cuscino, Danish LIVINGroom, dinamica, ergonomia, hp5-1, Linak, mart office, nap rooms,pausa lavorativa, pillow table, pisolino, regolabile in altezza, Salone del Mobile, sitting standing, Tine Mouritsen, workstation, wow-40-online | 1 Reply
Quanto è importante l’ergonomia per i millennials?
Posted on 12 March 2016 by Renata Sias
L’indagine commissionata da Kinnarps offre un’interessante visione di workplace da parte delle quattro generazioni (Baby Boomers, Generazione X, Generazione Y e Millannials) che contemporaneamente si trovano a lavorare nello stesso luogo e dimostra che l’ergonomia e il benessere per i più giovani sono importanti tanto quanto uno stipendio alto. Da questo studio nascono i concetti dei nuovi arredi presentati alla Stockholm Furniture Fair 2016: sistemi flessibili come Fields e Space che offrono innumerevoli opzioni di configurazione per sentirsi bene nel corpo e nell’anima.
Per la prima volta nella storia dell’ufficio , quattro generazioni convivono nello stesso luogo di lavoro, non solo in Svezia. Eppure questo influenza il concetto di workplace meno di quanto si possa pensare. Il sondaggio commissionato da Kinnarps rivela, per esempio, che la generazione più giovane considera l’ergonomia importante per il proprio benessere al pari di una retribuzione alta.
“Anche per noi è sorprendente che i giovani diano un valore così alto all’ergonomia. Pensavo che solo invecchiando le persone considerassero le conseguenze dell’ergonomia; scoprire invece che anche i giovani sono sensibili al tema del benessere per il futuro, è un elemento positivo “, dice Elisabeth Slunge, Brand/Range/Design Director di Kinnarps.
Il 58% degli intervistati (non solo per le persone anziane:) soffre di dolori articolari,che possono essere attribuiti a una non corretta postazione di lavoro: il 56% dei Millennials (nati 1980-2000), il 57% della Generazione X (1965-1979) e il 62% dei Baby Boomers (1946-1964) hanno avuto problemi.
Il 76% degli intervistati – equamente nelle diverse generazioni- ritiene importante avere autonomia nell’orario e adottare modalità agili di lavoro.
Il 78% desidera poter lavorare in ambienti di lavoro silenziosi in condizione di pace e tranquillità.
Il 65% sente la necessità di cambiare spesso la posizione di lavoro, il 49% lavora in piedi e il 43% dichiara di fare spesso passeggiate all’aria aperta, per evitare lesioni o dolori alla colonna vertebrale.
I risultati del sondaggio dimostrano insomma che la salute e il benessere sono importanti a tutte le età, tuttavia ci sono alcune differenze.
Per esempio, i Millennials sono più aperti a nuovi tipi di soluzioni per ufficio e più positivi nei confronti di stili di abbigliamento più informali.
La Generazione X predilige le postazioni per lavorare in piedi. Inoltre utilizza sul luogo di lavoro i social media per questioni private e spesso interrompono le attività a causa di email inutili.
I Baby Boomers sono più tradizionali, nel senso che preferiscono avere un proprio ufficio individuale che garantisca pace e tranquillità.
E’ quindi importante che i datori di lavoro offrano ai dipendenti opzioni diverse per la postazione e le attrezzature per creare un ambiente di lavoro che soddisfi tutte le esigenze.
“Le aziende devono essere flessibili e sensibili per attrarre i migliori talenti. Le differenze nelle preferenze non sono solo generazionali; ciò che influenza il concetto di benessere varia da persona a persona, dipende dal tipo di lavoro e richiede una definizione ampia di ergonomia. E’ la persona nella sua interezza che deve sentirsi bene, nel corpo e nell’anima”,continua Elisabeth Slunge.
Infine l’84% degli svedesi che hanno dovuto scegliere tra arredi belli e arredi ergonomiciha scelto la seconda opzione. Un dato interessante che sarebbe bello verificare in Italia dove la cultura estetica e il design hanno un valore importante, talvolta anche a discapito dell’ergonomia.
Il dato interessante è che si va affermando un nuovo approccio di “Design delle Opzioni” che guarda al benessere e all’ergonomia con occhi nuovi.
Didascalie
Sistema Space, design di Stefan Brodbeck. Brodbeck per Kinnarps.
La vasta gamma di moduli e soluzioni intelligenti della nuova serie Space di Kinnarps offre un alto potenziale in termini di flessibilità, gamma di opzioni. Space è infatti progettata per adattarsi all’individuo e alle diverse attività che svolge nel corso di una giornata. Il sistema è composto da moduli, tavoli e contenitori collegabili tra loro in modo diverso a seconda della funzionalità e finitura richiesta. Può creare una “stanza nella stanza” o essere usato come divisorio.
“Il concetto di Space nasce dall’osservazione di come è utilizzata oggi l’archiviazione e come evolverà in futuro. L’obiettivo era quello di creare un sistema universale che risponde a molte esigenze diverse. Una soluzione flessibile e modulare con grandi possibilità di adattamento, interessanti funzionalità e opzioni per creare posti di lavoro sempre diversi con una forte carica emozionale”, afferma Stefan Brodbeck.
Fields di Kinnarps. Sistema modulare disegnato da Olle Gyllang (Propeller Design,Stoccolma).
Il sistema modulare Fields di Kinnarps è stato concepito progettato per i luoghi di lavoro collaborativi, attivi e dinamici. Divani, tavoli, schermi e poltrone offrono all’utente la possibilità di socializzare oppure di lavorare indisturbati, Campi ha uno spazio per voi.
“L’obiettivo di Fields era quello di creare un equilibrio. Questo è stato raggiunto in parte attraverso il suo design discreto, ma anche attraverso l’equilibrio complessivo che si crea al suo interno. Sia l’individuo che il gruppo possono infatti trovare l’ambiente più adatto, per il tempo privato e per il tempo condiviso”, dice Olle Gyllang.
Posted in #39 marzo 2016, Architecture • Design • Art, Design, Lifestyle • Workstyle • Trend, Workstyle |Tagged ambienti di lavoro silenziosi, baby boomers, benessere, configurazione, dolori articolari, ergonomia,generazione X, Generazione Y e Millannials, hp5-1, indagine, kinnarps, lavorare in piedi, opzioni, quattro generazioni, sistemi di arredo flessibili, workplace, wow-39-online | Leave a reply
Scrivanie regolabili: serve un nuovo office design.
Posted on 28 January 2016 by Redazione WOW!
Le scrivanie regolabili si stanno sempre più diffondendo e, grazie alla loro ergonomia, presto saranno uno standard per le postazioni di ufficio. Una nuova sfida per il workplace design, come ha sottolineato l’interior designer Amie Keener su GenslerOn, chiamato a inserire queste postazioni agili,dinamiche e orientate al benessere in uno spazio in grado di sfruttarne al meglio i benefici e i vantaggi.
Croce e delizia, come ogni innovazione le scrivanie regolabili presentano innegabili vantaggi, dei quali abbiamo già parlato in precedenti articoli, e alcune controindicazioni. Ai vantaggi fisici e psicologici della postura dinamica per il lavoratore, che incentivano un uso flessibile delle postazioni di lavoro e impediscono il sorgere di problemi di salute legati ad una vita sedentaria, Amie Keener, Interior Design di Gensler, ha contrapposto quelli che lei considera essere “svantaggi” sperimentati di persona nell’utilizzo delle scrivanie regolabili: distanza delle prese elettriche, rumore e impatto visivo.
Da un’analisi più approfondita, quelli citati non sembrano però svantaggi, ma semplici elementi funzionali facilmente superabili con un office design più attento al rapporto tra lo spazio e queste nuove tipologie di arredo.
Appare evidente che, anche in questo caso, la soluzione alle problematiche sollevate dalla complessità dei nuovi ambienti di lavoro – flessibili, smart, activity based, ibridi, condivisi- si può trovare solo con un approccio di progettazione integrata.
Il problema della necessità di elettricità sta nel fatto che le scrivanie motorizzate ne hannonecessariamente bisogno per funzionare correttamente, e questo limita il loro spazio di utilizzo in luoghi limitrofi a delle prese di corrente.
In quest’ottica, anche l’uso di dispositivi mobili che necessitano di energia, come il telefono o il portatile, risulterebbe problematico per via dei cavi di alimentazione.
Risultano perciò migliori le soluzioni che prevedono l’integrazione di prese sulla scrivania e che permettono di avere sempre una possibilità di connettività vicino.
Interessante è la relazione tra scrivania regolabile in altezza e comfort acustico che interessa la progettazione acustica dello spazio: ad una altezza maggiore -come nel caso della persona che lavora in piedi- le voci e i rumori dell’ufficio disturbano di più. È quindi necessario ripensare alle partizioni e alla disposizione delle postazioni e degli elementi fonoassorbenti, considerando la diversa posizione del soggetto rispetto all’ambiente.
Infine, Amie Keener solleva un problema di impatto visivo: scrivanie disordinate ad altezza standard non danno più di tanto nell’occhio, ma quando sono vicine all’orizzonte dello sguardo, possono trasformare anche “il più elegante degli uffici” in un’apparenza di grande disordine.
Inevitabilmente, da questo punto di vista, le scrivanie regolabili, allo stesso modo che l’utilizzo condiviso della postazione di lavoro, richiedono una maggiore responsabilità di chi le utilizza.
In conclusione il consiglio di Amie Keener, e anche il nostro, è quello di testare diverse soluzioni e configurazioni con un modello o un group test prima di introdurre questo tipo di scrivania.
Aggiungiamo che non è necessario dotare tutte le scrivanie di regolazione in altezza e che il problema del “disordine” rientra in un più ampio discorso di coinvolgimento dei dipendenti,di cambiamento del modello manageriale e di cambio culturale che include anche riflessioni prossemiche legate alle modalità di appropriazione del territorio in un territorio basato sulla condivisione.
Questo tipo di scrivania, come ammette la stessa Keener, sta diventando sempre più la norma in ufficio, un orizzonte che l’office design e il management devono tenere in considerazione per realizzarne al meglio i potenziali benefici.
Testo di Gabriele Masi.
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