RanversoPoichè lordine dei monaci Antoniani, fondato da Gastone di Vienne ed approvato da papa Urbano II con bolla del 1095, era composto da fratelli laici (il Gran Maestro o Abate era sacerdote)

Origini del Tau
L'antico ospedale sorge staccato dal monastero. 
Non ne rimane altro che la bella facciata in laterizio con ghimberga centrale, coronata da pinnacoli e cuspidi sormontate dal simbolo del TAU. Il simbolo tanto ripetuto nelle immagini degli antoniani, il TAU, è segno di salute e "Signum potentiae".
Poichè l'ordine dei monaci Antoniani, fondato da Gastone di Vienne ed approvato da papa Urbano II con bolla del 1095, era composto da fratelli laici (il Gran Maestro o Abate era sacerdote) 
che indossavano un abito nero su cui risaltava in azzurro una T (tau), la quale richiamava
contemporaneamente il simbolo della Croce, della stampella degli ammalati e l'arcano significato della lettera greca sinonimo di prodigio, si spiega perchè compare la T (tau) negli stemmi degli Abati, sui capitelli, sulle volte della chiesa, sul campanile; la T (tau) inoltre veniva cucita sul vestito degli ammalati e addirittura impressa sulla groppa dei maiali.

L'architettura 
Dell'antico complesso monastico si sono conservati la chiesa con il campanile e la sacrestia, un lato del chiostro,> l'ospedale, il convento e le cascine. La chiesa ha risentito, nei secoli, di molte trasformazioni ed ampliamenti, così da risultare oggi scarsamente omogenea e fortemente asimmetrica.
E' composta al suo interno da tre navate sorrette da pilastri che portano archi ogivali e volte a crociera.
I lavori di restauro condotti nel 1914, hanno permesso di stabilire quali siano state le alterne vicende dell'Abbazia: sul finire del XII secolo, era di piccole dimensioni, a navata unica con abside semicircolare ed aveva un campanile non tanto alto che costituì la base del campanile che ancora oggi si eleva sul fianco nord della chiesa.
Nella prima metà del XV secolo non vennero eseguiti ulteriori ampliamenti, mentre vennero compiute importanti opere di decorazione.
La facciata della chiesa è di forme gotiche-lombarde; essa guarda a ponente, come avveniva per tradizione in tutte le Chiese cristiane antiche, in modo che l'officiante, durante la celebrazione della Santa Messa, fosse rivolto a Gerusalemme. Su di essa si apre un portico a tre luci sormontate da ghimberghe ornate a foglie giganti, fiori, frutta e ricca vegetazione in cotto e terminanti con pinnacoli.
Lateralmente, rispetto alla porta principale, si trovano pilastri a colonnina, con interessanti capitelli in pietra verde, intagliati secondo lo stile lombardo.
Notevole è la loro somiglianza con quelli della Sacra di S.Michele; essi rappresentano teste di monaci, diavoli o animali, tutti elementi tipici del primo Medioevo.