News Di Ersilio Teifreto da Marzo/Aprile 2017 a Milano durante il fuori Salone del Mobile, nella Casa Museo dello Spazio Tadini,
potrai entrare nella: "Camera di Vincent Van Gogh in Arles e farti un selfie” ricostruita in versione naturale da 9 Artisti del Consorzio
San Luca di Torino, e presentata a Milano dal "Centro Italiano per la cameretta".
Archiviato in: Artigianato Artistico, Adozione Clturale, Ultime Notizie numero 80 commenti
Condividi l'evento
Scattarsi un selfie dentro la celebre “Camera ad Arles” di Van Gogh oggi è possibile. Niente scherzi, nessun refuso, avete letto bene: a Milano nella prestigiosa Galleri d'Arte dello Spazio Tadini, Max Camerette mette in mostra una geniale riproduzione artistica che ricrea proprio la celebre opera di Van Gogh “La stanza ad Arles”.
Gli spazi Milanesi di via Jomelli saranno a disposizione dei visitatori dal al , dalle ore 15,30 alle ore 18.
La camera di Vincent Van Gogh in Arles è un dipinto a olio su tela (72×90 cm) realizzato nell’ottobre del 1888 da Vincent Van Gogh. Attualmente si trova al Van Gogh Museum di Amsterdam. Il dipinto mostra la camera da letto del pittore, dipinta nell’attesa dell’arrivo ad Arles di Paul Gauguin, amico dell’artista: l’incontro avrebbe dovuto dar luogo alla nascita di un circolo artistico.
Proprio come nel celebre dipinto nell’installazione allestita in via Jomelli, Milanesi e non solo, potranno “toccare con mano”: il letto, posto sulla destra, della parete i quadri autoritratti sono dipinti, il quadro mosaico, disposti in meticoloso ordine, a sinistra del letto una coppia di sedie ed un tavolino all’angolo, sopra il quale nel muro si apre, decentrata sulla destra, una finestra con i vetri cattedrali, il catino, la brocca, la pipa, la lampada a petrolio, il pavimento, i muri, lo specchio, la spazzola, i pennelli con i tubetti di colori, il soffito ad arco. E ancora: gli asciugamani su supporto attaccato al muro, il camice, berretto, e cappello, i colori sono quleli originali del dipinto. Insomma non manca proprio nulla sarà visibile pure la scheda costruttiva con i materiali usati !
|
Analisi dicembre 2015 inviata a Max Camerete dal Direttore del Museum di Amsterdam Signor, Axel Ruger dopo aver visitato la camera riprodotta a Torino. L’atmosfera nella stanza di Max Camerette risulta dunque familiare, domestica, accogliente, anche grazie all’uso del colore azzurro; a tale proposito lo stesso Van Gogh aveva dato indicazioni precise in una sua lettera al fratello Theo: “Il colore qui deve creare la cosa e, dando, con la sua semplificazione, un più alto stile alle cose, suggerire il riposo o il sonno in generale. Insomma, la vista del quadro deve riposare la testa o piuttosto l'immaginazione. ( … ) vedi come è semplice la concezione. Ombre e ombre proiettate sono soppresse, è colorato a tinte piatte e decise come le stoffe dipinte". |
Risposta dicembre 2015 da parte della Funzionaria del Consolato Olandese Signora Margo Curto per l'iniziativa del "Centro Italiano per la cameretta di Torino presso Max Camerette". Poiché il fine della stanza è di essere vissuta direttamente dalle persone, nell’ottica di rendere fruibile quest’opera è quindi nata una sintonia tra il Consorzio San Luca e Max Camerette. /Il consolato Olandese che vigila sulle opere originali di Van Gogh accredita la nostra mostra presso il Centro Max Camerette di Torino.
-
A Torino I veri colori della Camera di Van Gogh (fonte: Politecnico di Milano e Torino)
I quadri di Vincent Van Gogh come li vediamo oggi sono diversi da come l'artista li aveva dipinti. Nella camera riprodotta a Torino i colori sono infatti autentici non artigianali ma industriali, attuali non usurati dal tempo.Ad esempio, la celebre Camera gialla del Museo di Parigi aveva le pareti lilla. E' una delle conclusioni cui sono giunti diversi studi presentati nel convegno organizzato dal Politecnico di Milano e Torino in occasione dei 125 dalla morte dell'artista.
In collaborazione con il museo Van Gogh di Amsterdam, dice Ersilio ''abbiamo proposto una rilettura della sua opera e delle scoperte fatte, I colori si sono trasformati per via della luce cui sono stati esposti fino a metà del '900, dei processi chimici intervenuti e di alcune sostanze impiegate nei pigmenti.
La famosa Camera da letto dell'artista esposta presso Max Camerette rasenta i colori originali del dipinto esposto ad Amsterdam conclude Ersilio Teifreto.
Autore Ersilio Teifreto del Blog ToriNovoli