Miffy,

 

  

In questi giorni, fino all’8 marzo, Palazzo Reale di Milano ospita la mostra “Van Gogh – L’uomo e la terra”. Ci ha sorpresi scoprire perché questo artista è stato associato all’Expo. Voi lo sapete? Ma andiamo per gradi.

La mostra
L’esposizione rientra tra gli eventi del 125° anniversario della morte di Vincent Van Gogh. Il percorso illustra 47 dipinti che approfondiscono il rapporto di Van Gogh con la natura.
Tra le opere più famose presenti alla mostra possiamo vedere:
• l’Autoritratto del 1887

                                                     

Descrizione

Dall'1 al 16 aprile 2017, nell'ambito del Fuorisalone, presso la Casa Museo Spazio Tadini viene esposta a grandezza reale la riproduzione del quadro La camera di Arles, di Vincent Van Gogh. 

Il pubblico può entrare nella riproduzione dell'opera, osservarne gli oggetti e l'atmosfera, mentre accanto può relazionarsi con una camera da letto per ragazzi di oggi. L'azienda Max Camerette insignita nel 2010 del Premio Chiavi a Stella è stata la prima in Italia a progettare camere da letto per ragazzi fin dagli anni 60. In occasione non solo racconta la sua storia, ma anche il modo in cui è cambiata la distribuzione degli spazi abitativi nelle famiglie italiane.

Pesci Volanti,2006. 96x106cmrid

Al piano inferiore della Casa Museo si svolgono altre esposizioni: una sul giocattolo cagnolino rivisitato in chiave di design Nina e una dell'artista Lino Giussani, intarsiatore che realizza opere totalmente in legno. In occasione dell'evento, esposte anche due opere di Emilio Tadini: la Camera da Letto, opera esposta per rappresentare l'Italia alla Casa della Cultura di Parigi per 22 anni e tornata in Italia, e l'opera dedicata a Pampurio il personaggio del Corriere dei Piccoli.

Orari: da mercoledì a sabato dalle 15.30 alle 19.30; domenica dalle 15 alle 18.30; sabato 8 e domenica 9 aprile apertura dalle 11.00 alle 19.00.

La camera da letto EMILIO TADININina in mostra presso lo Spazio Tadini durante la Milano Design Week

Fuorisalone 2017– dal 1 al 16 aprile Spazio Tadini Milano -Il Design solidale a sostegno degli animali è un’idea di Angela Resina che ha progettato NINA. E’ una riproduzione fedele – read more

Fuorisalone 2017– dal 1 al 16 aprile Spazio Tadini Milano -Il Design solidale a sostegno degli animali è un’idea di Angela Resina che ha progettato NINA. E’ una riproduzione fedele del suo piccolo cagnolino che diventa simbolo dell’amore per i cani tra gioco e arredo design. L’esposizione presso la Casa Museo Spazio Tadini comprende la produzione artistica personalizzata da diversi artisti. La sua esposizione si colloca all’interno di un percorso espositivo dedicato al design dedicato ai bambini e ai ragazzi che inizia con l’esposizione della riproduzione del quadro La camera da Letto di Van Gogh realizzata da maestri falegnami per Max Camerette, la prima azienda ad aver progettato camere per ragazzi e termina con la mostra di Lino Giussani che realizza opere attraverso la tecnica dell’intarsio.

 

• il Ritratto di Joseph Roulin

• il Paesaggio con covoni e luna che sorge del 1889

Van Gogh e i bambini
La visita alla mostra è una occasione per spiegare Van Gogh ai bambini: accompagnarli a conoscere le opere e scoprire lo stile attraverso una audio guida impostata per la loro età, visite guidate e laboratori per le scuole. Per tutti i bambini che ne fanno richiesta c’è un guida d’eccezione: la coniglietta Miffy, disegnata dal famoso fumettista, disegnatore e illustratore olandese Dick Bruna.

La guida Miffy

La coniglietta Miffy è un personaggio noto ai bambini che l’hanno incontrata nel libri illustrati di Dick Bruna. Durante la mostra non incontrerete Miffy, ma è la guida dell’activity book che viene regalato a tutti i bambini (fino ai 10 anni) che andranno a visitare la mostra. E’ un progetto editoriale di Artkids, Arte a Misura di Bambino. Propone una breve parte descrittiva dell’opera di Van Gogh, giochi e attività legati a ciò che i bambini hanno visto.

Perché Van Gogh piace ai bambini?
Tra le opere presenti alla mostra ce ne sono molte che credevo potessero essere difficili per i bambini. Sono le prime esercitazioni, i quadri realizzati quando Van Gogh dipingeva i contadini vicino alla casa del padre. Opere apparentemente scure, se vogliamo semplificare all’estremo il giudizio ipotizzando cosa ne pensa un bambino. Nonostante i quadri esposti nelle sale seguenti rispecchino il percorso artistico dell’artista, presentando opere più colorate e vivaci, loro sono rimasti colpiti da quello che hanno scoperto ascoltando il commento delle prime opere.
“Non glielo dire, è un segreto!” si dicono tra loro mentre torniamo a casa.
“Mamma, è un segreto, ma lo dico solo a te. La guida diceva che Van Gogh non è andato a scuola e ha imparato con i libri.”
Una notizia così semplice li ha colpiti, ha reso un artista famoso più semplice ai loro occhi.

Spiegare Van Gogh ai bambini con le opere
Visitare la mostra è un modo di spiegare Van Gogh ai bambini che possiamo replicare anche a casa.

  • Si propongono ai bambini le riproduzioni dei quadri più famosi, ma anche dei bozzetti per spiegare che è stato un autodidatta

  • E’ importante raccontare chi era Van Gogh: gli insegnamenti dei padre hanno caratterizzato la sua produzione

  • Possiamo chiedere ai bambini di scegliere il quadro che preferiscono, provando a sperimentare un percorso emotivo che li guida tra le opere

  • Per capire la sua tecnica possiamo provare a colorare una delle sue opere cercando di imitarla, oppure andare a fare una passeggiata all’aperto come faceva lui e raccogliere frutti da dipingere

  • Le opere di Van Gogh sono uno spunto per stimolare i bambini a osservare la natura e i suoi ritmi: come possiamo spiegare in un disegno in quale stagione siamo? quali colori useremo? quali soggetti rappresenteremo?

Il quadro che alla mostra ha colpito di più i miei figli è stato l’Autoritratto. Il grande, che ha 10 anni, è rimasto colpito dalla tecnica. Se penso che a scuola gli viene chiesto di colorare in modo leggere ed omogeneo, capisco lo stupore vedendo le pennellate. Il piccolo, che 6 anni, è rimasto affascinato di avere visto bene il volto di Van Gogh, che per l’occasione si era vestito bene!

Van Gogh e l’Expo
Eccoci a svelare il rapporto di cui parlavo all’inizio. E’ un artista che era affascinato dal ciclo delle stagioni, dai ritmi della natura. Figlio di un pastore, conosceva i passi della Bibbia in cui la natura veniva usata come metafora e li ha riportati nei suoi primi quadri: il seminatore, il pastore del gregge. Non conoscevo l’abitudine di Van Gogh a girare per i campi in cerca di nidi per dipingerli. Mi ha fatto ricordare le nostre passeggiate in montagna in cerca di qualche tesoro. La famiglia Van Gogh faceva ogni giorno una passeggiata insieme nella natura. E’ una abitudine che copierei volentieri.