Max Camerette Allattare in pubblico, gesto immorale?/Ci risiamo: questa volta è una donna il Direttore delle Poste di Biella a maltrattare una donna che allattava al seno la sua bimba di 3 mesi.

Ci risiamo: questa volta è una donna il Direttore delle Poste di Biella a maltrattare una donna che allattava al seno la sua bimba di 3 mesi.

Max Camerette Allattare in pubblico, gesto immorale?

Torino martedì, 10 maggio 2011

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In tutta sincerità pensavo che quello dell’allattamento dei bimbi in pubblico fosse una polemica già sedata e archiviata. Ma a quanto pare non è così.
Porgere il seno al proprio bimbo per sfamarlo l’ho sempre considerato un gesto naturale, il più naturale dell’universo. E anche molto molto bello e tenero.
Ma per alcune persone evidentemente non è così e una donna è stata cacciata da un museo perché si era fermata tra i quadri della mostra di Matisse per allattare il proprio bambino di 10 mesi. E’ intervenuta la vigilanza interna e ha allontanato la mamma e il suo piccolo rei di aver commesso un gesto “immorale e poco rispettoso”.

Da non credere!
E’ accaduto qualche giorno fa nella “moderna” Brescia, in particolare nel museo di Santa Giulia.
Ovviamente dopo le proteste della donna la direzione si è dissociata e ha annunciato delle sanzioni per i custodi. Ma ormai il danno o meglio l’offesa era stata fatta!

Questo di Brescia non è il primo caso. Pure in un ristorante di Milano una mamma era stata invitata ad allontanarsi con il suo bimbo per non imbarazzare gli altri clienti.
E, rimanendo in tema di musei, anche nella Pinacoteca di Brera, sempre a Milano, è vietato allattare. Eppure nelle sale si espongono decine di capolavori che ritraggono Madonne intente ad allattare il proprio figlio!

Dal punto di vista legislativo non c’è nessuna legge che vieta alle mamme di attaccare al seno il proprio figlio in pubblico. Anzi, ci sono migliaia di iniziative che promuovono l’allattamento al seno, per tante buone ragioni, anche all’aperto come “Io allatto dove mi pare” e “Io ciuccio dove mi pare“, solo per citarne alcune.

In tutta sincerità io ho allattato, e allatto ancora, nei posti più disparati. Anche in metropolitana. E dalla gente ho ricevuto solo sguardi inteneriti e sorrisi.

Non credo che ci siano mamme che amino ostentare il proprio seno. In genere si allatta con molta discrezione. Quindi non credo assolutamente che sia uno “spettacolo vergognoso”.

Per questo motivo credo che la reazione dei custodi sia stata esagerata e dettata dal solito falso moralismo e da una scarsa apertura morale.

Per fortuna che si tratta solo di casi isolati e sporadici.

Mamme non lasciatevi intimorire: viva l’allattamento al seno e in ogni luogo!

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1.        Carmela il 14 ottobre 2013 alle 21:18 scrive:

Io sono per l’allattamento al seno, dovunque, ma con discrezione e accortezza. Personalmente non mi esporrei mai, ma avendo allattato tre figli al seno per circa 10 mesi/un anno per ognuno, per forza di cose mi è capitato di farlo anche in luoghi pubblici. Se ero in un ristorante, lo facevo con discrezione chiudendo bene le camice e sempre con reggiseni adatti, che coprivano il seno scoperto, oppure se avevo cappotto o felpa cercando di coprire il più possibile. Se invece c’erano salette con poltrone, mi accomodavo volentieri lontano dalle persone. L’ho fatto poche volte perchè non amo scoprirmi, ma nel periodo dell’allattamento la priorità era del bambino. A me non è mai capitato (almeno credo) di dar fastidio al prossimo allattando, quando vedo una mamma che allatta ,mi fa molta tenerezza. e a volte mi avvicino per guardare meglio il piccolo, e nessuna mamma mi è sembrata infastidita dal mio gesto.
Qualsiasi gesto, fatto con fare sguiaiato, dà fastidio. Sentire alzare la voce e ridere rumoorsamente dal tavolo vicino, rimproverare sguaiatamente i bambini, o peggio ancora picchiarli (mi è capitato di assistere), offendere le persone che ti stanno servendo a tavola… l’elenco delle cose che danno fastidio è lunghissimo.

2.        Gemima il 8 dicembre 2012 alle 06:48 scrive:

Io ho allattato il mio primo e Adesso il mio secondo ogni volta che necessita. Teoria del retrobottega..Appartarsi??chi dice questo o nn ha figli o non ha mai allattato al seno.a meno che nn si abbia uno stuolo di servi le faccende quotidiane ( marito-casa-figli-spesa-bollette-…) vanno svolte bimbi al seguito ! e se questi hanno fame-sonno-bisognodimamma c é MagicaTetta che non é una soluzione per tappar gli la bocca ma La soluzione al loro BISOGNO! Ragazzi , nn stiamo parlando di moda nn é un punto d vista!nessuna donna che allatta in pubblico lo fa PER il pubblico!anzi!cerchi sempre un posto tranquillo per condividere questo momento d amore e nutrimento tra te e il tuo bebé!nessuna si mette in mostra!una mamma che allatta NON ha una connotazione SESSUALE, dov è la vergogna??sn una persona moooolto riservata, timida e introversa ma l allattamento in pubblico nn mi crea nessun problema.proprio no!

 

 

 

BABY PIT STOP A TORINO

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Baby Pit Stop TorinoÈ un progetto di Max Camerette Baby Pit Stop Torino è marchio registrato

Allattare ergonomicamente

Allattare ergonomicamente: la seduta attiva sostiene la schiena e aiuta l'allattamento!

Max Camerette, in linea con i numerosi progetti rivolti ai minori, vuole comunicare – a tutte le mamme di Torino che si trovassero fuori casa con i loro piccoli – che non sono sole e che, se hanno necessità di allattare o cambiare il pannolino, ci sono i negozi amici, un luogo dove potrai trovare altre mamme e neonati. 

Max Camerette ha aderito alla raccomandazione dell'OMS e dell'UNICEF di creare, negli esercizi commerciali, ambienti confortevoli arredandoli rispettando le regole dell'ergonomia sociale, per favorire l'allattamento. In negozio abbiamo ampliato uno spazio già esistente, aggiungendo altre aree. 

Torino, una zona attrezzata per l'allattamento e il cambio del bebè.
Dopo il successo di Verona, Trieste, Pistoia, Fano, Modena, Pescara e Milano, Genova, Piemonte Liguria Lombardia dove già da tempo le mamme che allattano trovano solidarietà, finalmente anche a Torino sbarca l'intelligente iniziativa volta a superare le resistenze, le influenze sociali e le distorsioni che portano spesso una madre che allatta a sentirsi inadeguata e fuori posto.
La sedia ergonomica HAG Convetio Wing ha ricevuto il pregiatissimo premio ComfortSeating 2011 a Milano da ErgoCert primo ente di certificazione in Europa.
Questa sedia con poggiapiedi Quickstep si candidata a diventare l'oggetto principale al quale ruoterà l'arredo Baby Pit Stop Torino.
L'area dedicata è igienicamente trattata, intima e riservata, dove la mamma può allattare – seduta su una comoda sedia attiva salva schiena – in tranquillità senza essere disturbata. La sedia è dotata di braccioli per aiutare a sostenere il peso del bambino, di uno schienale anatomico con meccanismo di oscillazione, di un cuscino in tessuto sanificabile Walfer, corredata di poggiapiedi per una migliore circolazione del sangue, leggera e di facile manutenzione. Inoltre un comodo fasciatoio aiuterà i genitori a cambiare il pannolino. C'è anche lo scalda biberon, l'area gioco, l'area relax con tv, una libreria piena di libri per bambini, pouf, divanetti per le mamme che vogliono rilassarsi.
Questo servizio di pubblica utilità è gratuito e non obbliga all'utilizzo commerciale della struttura. Il negozio sarà identificato con un adesivo. La sua organizzazione e l'idoneità saranno garantite dalla vigilanza Safe Network. Noi siamo dei tecnici, ma per migliorare questo progetto siamo pronti a collaborare con professionisti del settore, tra cui pediatri, ostetriche, medici e ginecologi.

Il Baby Pit StopTorino si differenzia dagli altri BPST per due motivi:

  • si prevedono  progetti di promozione e sostegno dell’allattamento materno nei servizi commerciali 
  • la sua organizzazione e idoneità sono garantite da una verifica periodica da parte di ToriNovoli, associazione Online per la tutela dei diritti dei consumatori.  

 

…Non accettiamo

Nello spazio riservato e confortevole dei Baby Pit Stop Torino possono fermarsi tutte le mamme, sia che allattino o che usino il biberon senza obbligo di acquisto , ma il BPST non deve essere usato per pubblicizzare o promuovere in alcun modo latte artificiale, pappe, biberon e tettarelle. Non devono quindi essere presenti volantini, opuscoli, campioni omaggio, riviste o cartoline che pubblicizzino i prodotti sopra indicati. 
 

Allo stesso modo, non ci devono essere poster o altri oggetti di arredamento con loghi e marchi di ditte che producono sostituti del latte materno, biberon e tettarelle, né tali prodotti devono essere esposti o donati alle mamme, BPST del Centro Italiano per la cameretta di Torino sono protetti da qualsiasi tipo di pubblicità

 

Lo spazio viene organizzato nel pieno rispetto del Codice Internazionale dell'OMS.

 

 

Se avete domande potete inviare una vostra mail a info@maxcamerette.it

Progetto del Centro Italiano per la cameretta Max Camerette BABY PIT STOP TORINO La seduta attiva sostiene la schiena e aiuta l'allattamento

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