Ersilio Teifreto ha detto:
In passato con i termini proietti, esposto, trovatello, mentre a Campi Salentina si usava
dire gettatielli.
L’esposizione dei bambini è una pratica da sempre esistita e rimasta con motivazioni diverse fino ai nostri tempi.
A Martano dove sorge l’attuale cappella della Madonella esisteva l’antica ruota comunale dei proietti o tamburo ruotante (sul quale veniva adagiato il bambino) che fatto girare consentiva il recupero del neonato all’interno dello stabile, dove nelle ore notturne c’era una pia ricevitrice pronta ad accogliere i bambini.
La sensibilità dell’argomento non consente affrettate commentazioni, si può interpretare questo gesto come un estremo fatto con senso di responsabilità sofferto,e visto come ultima speranza di un futuro migliore per il bambino
Nelle comunità rurali come era quella di Martano, il figlio maschio era visto come forza lavoro, mentre le femmine rappresentavano un peso da mantenere sopravvivendo all’esposizione e al baliatico poteva essere per il loro futuro la prospettiva per un buon matrimonio.
La commissione decideva quale cognome e nome dare al bambino, fenomeni temporali
in base al mese dell’abbandono del proietto es….Settembrini,Ottobrini, Novembrini, Gennarini, Natalini, Pasqualini.
i migliori saluti
Ersilio Teifreto