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Antichi mestieri

Gli "Artieri", gli artigiani novolesi scherzosi, disponibili e gentili non chiedevano l'importo se non a lavoro terminato. Ognuno si riteneva depositario di un'arte, quella del proprio lavoro, sentendosi artista fiero di ogni suo capolavoro. Questo poteva essere un cestino di vimini realizzato con scrupolo e perfezione, o una sedia realizzata intrecciando la paglia da chi per mestiere faceva l'impagliatore.

Artigiani erano i"bottai"che costruivano le botti, i tini dove l'uva si lasciava a fermentare; sempre nell'ambito della viticoltura un altro mestiere era quello svolto dai "parmintari", che lavoravano l'uva negli stabilimenti vinicoli.
Artieri erano i "maniscalchi" che ferravano i cavalli e lo erano pure i falegnami, i sarti, i calzolai, le ricamatrici. Fulcro di un mercato povero di denaro ma ricco di arte ed entusiasmo erano appunto loro, gli artigiani, chi faceva molto per davvero molto poco.

Fondamentali nel mercato novolese erano i "trainieri" cioè i carrettieri che trasportavano ogni tipo di merce: dal cemento alle pietre, dall'uva ai prodotti da esporre nei mercati comunali, dagli strumenti del lavoro al prodotto finito. Questi gli artieri, o molti di loro…artigiani di un'arte e un tempo ormai lontani.