Buongiorno Signori dello studio Gritella, siamo dei volontari classifichiamo icone, luoghi e immagini sacre del Santo anacoreta Sant’Antonio Abate tra di noi ci sono persone che sono nati battezzati, cresciuti e sposati nel borgo di
Ranverso che hanno tramandato ai loro figlie e nipoti il luogo come Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso, invece rimanendo sconcertati abbiamo notato che sul vostro portale appare scritto
L’abbazia, o più precisamente “Precettoria”, di Sant’Antonio di Ranverso,
i lettori restano confusi da questa vostra presa di posizione.
Dal Pubblico, Enti, Musei,Il luogo viene identificato Complesso Abbaziale Gotico con Nartece Romanico,il Campanile con la campana che ricorda una Chiesa, il Chiostro, Abside,Polittico, Sacrestia, Convento, Affreschi raffiguranti la vita del Santo protettore di Ranverso.
Secondo il nostro parere segnalare la Chiesa Abbaziale come Precettoria lo troviamo sbagliato,
è l’unica costruzione visitabile al pubblico da voi restaurata, vi ricordiamo che nei circuiti di informazione e pubblicizzata
come l’Abbazia da visitare, il FAI fondo ambiente Italiano ha rivisto la sua presentazione al pubblico del biglietto unico
dei 3 luoghi da visitare.
Mentre il termine Precettoria richiama molto i Cavalieri Templari è non riconosciuto dai cittadini.
Considerato che siete rimasti quasi gli unici a presentare il luogo con la denominazione Precettoria,
sinceramente vi chiediamo una descrizione di questo termine abbinato all’Abbazia di Ranverso.
Il 17 Marzo è morto Aldo Andreis nelle pubblicazioni mortuarie è apparso scritto
morto “Il Custode dell’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso”
All’ingresso biglietteria dell’Abbazia esiste ancora una targa che riporta scritto poco leggibile ma da noi analizzata :
(Ordine dei Santissimi Maurizio e Lazzaro custodi dell’Abbazia)
Anche voi parlate di guglie sul frontale della Chiesa, vorremmo sapere
a questo proposito considerato che lo studio Gritella ha restaurato la storica facciata dell’ospedale di Ranverso,
ci interesserebbe sapere se conoscete quanti pinnacoli erano presenti sulla facciata dell’ospedale:
oggi ne vediamo solo 4 ma originariamente prima della costruzione
della cascina addossata all’ospedale quante erano?
Augurandoci che anche voi aggiorniate la vostra comunicazione,
rimaniamo in attesa di una cortese risposta.
cordiali saluti dai frequentatori del borgo di Ranverso.
Ersilio Teifreto 327/7361011