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Tau – Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso
Tau é una lettera (la T), presente in tutti gli antichi alfabeti e linguaggi, l’unica presente sia nell’antico ebraico sia nell’antico greco, oltre che nell’aramaico, nel latino, ed in generale in tutte le lingue semitiche ed indoeuropee.
E’ ritenuta dagli esoteristi una lettera magica e mistica, mentre per i primi movimenti cristiani rappresentava la croce, infatti, é anche chiamata la croce patibolata perché la vera croce di supplizio dei fenici e poi dei romani aveva questa forma, e non la forma della croce cattolica odierna, detta croce latina, la quale é stata trasformata con l’aggiunta dell’ansa superiore per l’esigenza dei primi iconografi cristiani, che non sapevano dove riprodurre la scritta INRI – menzionata dai vangeli canonici nel racconto della crocifissione di Gesù il Cristo… E’ così che la mistica Tau ha preso la forma caratteristica della spada del potere…
Adottata dal profeta Ezechiele, da S.Antonio l’eremita, da S.Francesco d’Assisi e, paradossalmente, dal Papa Innocenzo III (sterminatore dei catari); ma anche dagli gnostici, dai catari stessi, dai templari, dal movimento ereticale degli Spirituali, e da organizzazioni eretico-esoteriche, questo simbolo magico ed arcaico racchiude in sé il segreto del Graal e contemporaneamente la chiave d’accesso all’universo mistico e spirituale, mentre nella storia, sembra essere il punto esoterico di congiunzione di tutte le religioni monoteiste dell’occidente e un ponte verso quelle del misterioso oriente.
Oggi i seguaci di Francesco, laici e religiosi, portano il TAU come segno esterno, come "sigillo" del proprio impegno, come ricordo della vittoria di Cristo sul demonio attraverso il quotidiano amore oblativo. Si tratta del segno distintivo del riconoscimento della loro appartenenza alla famiglia o alla spiritualità francescana. Il Tau non è un feticcio, né tanto meno un ninnolo: esso, segno concreto di una devozione cristiana, è soprattutto un impegno di vita nella sequela del Cristo povero e crocifisso.