INOSSI “ALTAMENTE” – Scritto e diretto da Gianni De Blasi A Novoli, un paesino del Salento, dall’11 al 18 di Gennaio si festeggia Sant’Antonio Abate. In nome del Santo viene eretta una catasta di tralci di vite (La Fòcara) la cui altezza di 25 metri nell’edizione 2014 ha battuto ogni record precedente. I giorno del 16 gennaio a completamento dei riti liturgici e religiosi viene dato fuoco alla Fòcara, dando il via ad una rassega di concerti, incontri culturali ed enogastronomici. Da festa tradizionale e religiosa la Focàra diventa un evento di respiro internazionale. Novoli diventa il centro di contraddizioni ed equivoci, una comunità al servizio di un unico avvenimento vissuto però in maniera del tutto autonoma ed individuale. Si forma una sorta di triangolo ideale i cui vertici sono costituiti da una parte dalla Chiesa che porta tutto alla fede ed alla celebrazione del rito, dall’altra il comitato festa che si occupa di assumere gli operai e condurre i lavori per la costruzione dell’enorme falò, e dall’altra ancora gli organizzatori del Focàra festival, un evento musicale gratuito senza eguali in Europa nel periodo invernale. Su questo sfondo, le voci di Hidetoshi Nagasawa (chiamato a disegnare e progettare la forma della Focara 2014) e di Emir Kusturica (chiamato ad intervenire in generale sulla propria visione della cultura popolare e della sua trasformazione) danno un punto di vista esterno e “verticale” della festa e della sana follia che anima la gente dalla sua preparazione alla sua conclusione, sino a che allo spegnersi degli ardori non rimarrà solo cenere. NOTE DI REGIA – ALTAMENTE “Altamente” non è solo un film sull’evento Fòcara, ma sposta l’attenzione sui motivi psicologici che portano un paese intero a preparare una festa. Ogni personaggio, o meglio ogni gruppo di personaggi realizza un suo piccolo obbiettivo personale nel nome della celebrazione religiosa. I diversi obbiettivi si fanno però comuni nel desiderio di grandezza, di superamento di sé, nello svilupparsi in altezza sino al limite. Ecco allora che la devozione diventa un mezzo per mettersi in discussione e per accrescere -assieme al falò- sé stessi. Abitando Novoli per le riprese mi sono reso conto che il fuoco è l’ultima cosa a cui prestare attenzione…è piuttosto la maestosità della costruzione che raccoglie l’energia di questa “tradizione futura”. A partire dal racconto della devozione verso il Santo ho cercato di costruire allora un film che pesca dal liturgico per trasformarlo in lisergico, un film in cui lo sviluppo in altezza della costruzione del falò va di pari passo alle voci “dall’alto” di Emir Kusturica ed Hidetoshi Nagasawa, due forestieri rispetto a Novoli e proprio per questo chiamati a dare il loro contributo esterno a proposito del ritorno agli archetipi culturali e della catarsi che questi possono generare. Il film si sviluppa in altezza e riceve dall’altezza, L’altezza divina, culturale, della fiamma che genera il fumo che verso l’alto si allontana… Gianni De Blasi