A Fiorenzuola di Focara Dante Alighieri rivive con la seconda edizione di "Focara per Dante"

Numerosi i partecipanti, provenienti non solo dal culturalmente fertile territorio pesarese, ma anche dalla vicina Romagna, dall'Emilia e addirittura da Roma, segno che il viscerale amore per una delle opere fondative dell'intero Occidente é (quasi) universalmente diffuso. Ad aprire il tutto la lettura del XXVII Canto dell'Inferno da parte dell'inedito tandem Elisa Baggiarini (organizzatrice della manifestazione)-Michele Vespa, quest'ultimo addirittura tredicenne.
Ecco le parole a caldo di Elisa Baggiarini, deus ex machina della manifestazione:
"Sono rimasta davvero senza parole davanti ad un afflusso di spettatori più numeroso che mai: il richiamo dei versi del Sommo Poeta è fortissimo, se poi lo si combina con una cornice incantevole come quella di Fiorenzuola di Focara, la magia è assicurata! Una delle cose che senz'altro mi ha emozionato di più in questa giornata, è aver avuto la possibilità di aprire la manifestazione leggendo il XXVIII canto dell'Inferno assieme a Michele Vespa, il più piccolo dei miei lettori, che a soli 13 anni si è messo in gioco con serietà e determinazione per dar vita ad un canto tutt'altro che semplice; è in questo che bisogna puntare: educare le nuove generazioni allo stupore di fronte alla bellezza del nostro patrimonio storico, artistico e letterario, una bellezza che, una volta acquisita, rimane per sempre come il nostro patrimonio più grande. Anche quest'anno "Focara per Dante" si è rivelata un'occasione preziosa per regalare un momento di poesia a chi ci è venuto ad ascoltare e in questo modo condividere insieme una grande passione, grazie alla voce dei nostri numerosi lettori provenienti da tutte le Marche, l'Emilia, la Romagna e persino da Roma! Desidero fare un ringraziamento speciale ai miei collaboratori Deborah Marinelli, Elena Sofia Ruta, Matteo De Rosa e Patricia Ragaini: non sarei riuscita ad organizzare questa seconda edizione senza il loro aiuto. Ci auguriamo che questo appuntamento dantesco possa ripetersi ogni anno e crescere sempre di più, alimentando in questo modo il bisogno di cultura e di bellezza che è insito in ciascuno di noi"