Unaltra Poesia di Renato Finotti esprime nostalgia per l’abbattimento degli alberi sentinelle dell’Abbazia di Ranverso /Questo addio sembra che oggi l’aria odori di incènso, da secoli ombregiavan la chiesa. I loro occhi si sono spenti, memoria dei tempi.

Posted on

 

Renato (2)

Gli alberi secolari  Sant’Antonio Abate di Ranverso.

Dietro l’ abbazia non ci sono più gli antichi platani

poveri alberi, li hanno abbattuti ,

sono distesi sul prato.

Eran sentinelle, quante cose hanno visto,

e udito suoni di campane e suoni d’ore,

Preghiere e Canti Sacri di Dio.

Questo addio sembra che oggi l’aria odori di incènso,

da secoli ombreggiavan la chiesa.

I loro occhi si sono spenti, memoria dei tempi.

Dai grossi ceppi sono spuntate nuove vite,

novelli rami che faranno storia

ai futuri  anni all’antica abbazia.

Questo vuoto, questo mancare si sente nel cuore,

anche  gli uccelli sono smarriti, scossi

dai loro nidi sfratti.

Quando si fa notte che nessuno mi vede

vado nel prato a chiuderle gli occhi.

 

renato finotti  13-06-2016