Tutto il complesso concentrico, tenimento, comprensorio,
possiamo sicuramente chiamarlo luogo della Precettoria,ma la Chiesa resta Chiesa.
Chiesa/o Abbazia di Sant'Antonio Abate di Ranverso
? 
La mappa pianta planimetrica con rilievo Archeologico di Francesco Corni studioso disegnatore referente per la regione Piemonte la classifica Chiesa/o Abbazia, lo stesso Ordine del Mauriziano dice: che principalmente si tratta di una Chiesa, mentre sui cartelli esplicativi in tutte le lingue confondendo i visitatori la chiama Precettoria: scrive ingresso con visita alla Precettoria, biglietto per ingresso alla Precettoria ecc….
Precettoria di SAntonio RANVERSO
Frutto di interventi architettonici che si susseguono spaziando dalla fine del XII al XV secolo, il complesso della Precettoria, exemplum dello stile gotico, è costituito principalmente dalla Chiesa, la cui abside slanciata conferma un’adesione al gotico d’oltralpe, con annessi Sagrestia e Chiostro; gli edifici circostanti costituiscono il cosiddetto “concentrico”, ove la struttura più rilevante è rappresentata dall’unica testimonianza leggibile dell’insieme che dava ragion d’essere all’intero complesso dell’Ordine Ospedaliero degli Antoniani, ossia l’antico ospedale, caratterizzato nella sua facciata dai i tratti del gotico fiorito, riscontrabili peraltro anche nella facciata della Chiesa.
Nell’interno della chiesa il tipico gioco costruttivo del gotico è risolto in chiave decorativa, con pilastri laterizi a fascio che reggono le crociere costolonate della navata centrale, mentre gli affreschi con “Storie di S. Antonio abate” che decorano la facciata interna sono ascrivibili alla seconda metà del XIII secolo.
In ciclo di affreschi “Imago Pietatis” di Giacomo Jaquerio decora abside, presbiterio e sagrestia, mentre l’altare è impreziosito dal polittico di Defendente Ferrari, commissionato in data 29 aprile 1530.
Nel 1776, con Bolla Pontificia di Papa Pio VI l’Ordine Ospedaliero dei Padri Antoniani viene soppresso e i beni di Ranverso vengono trasferiti all’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro.