Santa Maria de Novis
Novoli Puzzu nueu "Pozzonuovo, in una cornice unica al mondo in mezzo a piante di ulivo e fichi d'india, il quartiere si illumina con le fiamme della Focareddhra un tradizione ripristinata, la focareddhra e costruita con tralci di vite raccolte dalla potatura e dedicata a San Biagio,mi ricorda la Focareddhra te Sant'Antantunieddhru abbreviato"Lu Ntunieddhru" che facevamo in via Madonna del Pane negli anni 50 per deuzione al Santo del fuoco il maiale girava libero nelle strade di Novoli, era divertente si faceva la corsa nei sacchi, e la cuccagana sulla via c'era un pilone votivo che rappresentava il Santo Araconeta con mosaico di ceramica colorato e gli animali intorno come la classica Iconografia monumento oggi non più visibile.
Il quartiere virtuoso di Puzzu nueu a Novoli si può dire giovane,ma antichissimo come le origini di Novoli, infatti la zona è denominata primordiale dal Prof. Sebaste, Un tempo quando una strada portava dall'elegante Palazzo fortezza dei Baroni Mattei fino al terreno aperto di fronte ai binari della stazione di Novoli, i terreni di proprietà dei Mattei arrivavano fino al Cimitero, i Signori Mattei erano la classe dominante di Novoli, esisteva pure una strada che collegava la Corte dei Baroni con la Corte Masseria, in questo luogo sono stati ritrovati i resti della Peschiera dove venivano allevati i pesci, la colombaia con i colombi per comunicare, e uccetti di pietre conchigliate in testimonianza dalla notte ancestrale dei tempi, sicuramente una strada strategica la via antica di Napoli che costeggia la zona Puzzu nueu, nei ricordi della mia gioventù quando Puzzu nueu non era un quartiere, ma una sistesa di campi sterminati produttivi con molte Masserie importanti , tra ragazzi usavamo dire sciamu ammera puzzu nueu, in quei terreni si sparavano i fuochi per Sant'Antonio Abate,si andava alla Masseria gestita dalla famiglia dal cognome Reale ricordo Antonio mio coscritto abbiamo fatto le scuole insieme con il Prof. Gregorio Vetrugno, usavamo dire ammeru alla stazione in quei tempi c'erano le locomotive a vapore, esiste ancora la colonna idraulica a testimonianza, abbasciu la Cupa con le sue taiate, insomma un quartiere molto importante di Novoli costeggiato dalla famosa strada vecchia Napoli nei circuiti della via Francigena proseguiva per Otaranto e Finibussterrae,la stessa strada porta al Campo Santo, all'Arco di trionfo costruito per il Re di Napoli oggi non più visibile, si va ancora al Campo sportivo Totò Cezzi, alle grotte importanti di Cardamone sono state trovate ossa, fossili, selci scheggiate risalenti al Pleistocene, dalle strade di campagna interne di Puzzu nueu tagliando a Campu te Iersu si può arrivare sulla Campi Salentina Lecce dove in Contrada Petra Grossa fu ritrovato un Menhir, l'ENAIP dove ho fatto Arte e Mestiere nel 1960 si trova nacora sulla strada vecchia Napoli e porta pure su Monte te l'auto si chiama così perchè è la parte più alta della città di Novoli.
Autore Ersilio Teifreto
Ersilio Teifreto scende dal Nord in visita, per non perdersi la bardatura sulla Fòcara, la Processione l'accensione della Fòcara, i fuochi d'artificio, una foto all'expo nei treni dismessi è trasformati in Museo sui binari dall'amico Rossi "Nella ex Piccola " presso la Stazione dei treni Novoli.
Autore Ersilio Teifreto