Lecce nei Marsi ringrazia Lecce: a un secolo dal terremoto una bella pagina di solidarietà
martedì 9 settembre 2014
Nel terremoto del 1915 Lecce ricoprì un ruolo fondamentale per la ricostruzione del paesino abruzzese. Oggi, dopo 100 anni, Lecce nei Marsi ringrazia i salentini.
Dopo un secolo, riemerge una storia di grande solidarietà che non molti leccesi conosceranno. Eppure ad essere protagonista di questa bella pagina è proprio Lecce, la nostra Lecce, insieme alla sua omonima: Lecce nei Marsi, Comune di 1800 anime in provincia de L'Aquila.
E' una lettera scritta dal sindaco del piccolo centro abruzzese, Gianluca De Angelis, a far riaffiorare un episodio, ormai storico, che nel paesino marsicano non hanno ancora dimenticato. Ed è proprio con queste parole che De Angelis ha voluto raccontarlo al nostro sindaco Paolo Perrone.
"Il 13 gennaio del 1915, circa un secolo fa, – si legge nella missiva – tutta la Marsica in provincia de L'Aquila fu colpita da un violento terremoto di gravi proporzioni, che distrusse quasi interamente il territorio del Fucino, da Avezzano a tutti i piccoli centri. Anche il mio piccolo paese, Lecce nei Marsi, fu coinvolto in maniera massiccia in questo triste evento. Dalla documentazione in nostro possesso, perlopiù scarsa, risulta che il peso maggiore della ricostruzione negli anni successivi lo sopportò la vostra città di Lecce; forse per il nome che ci accomunava e che ci accomuna, la popolazione del Salento con la città di Lecce in prima fila, spinta da un forte spirito di solidarietà, si adoperò per la raccolta di fondi ingenti, che inviò da noi e grazie ad essi fu possibile costruire numerosissimi alloggi per una sistemazione temporanea della popolazione così gravemente colpita. Questi alloggi sono stati abbattuti solo negli anni '70, ma per mezzo secolo sono stati la nostra salvezza e per questo vi saremo eternamente grati".
A Lecce nei Marsi, in occasione dei 100 anni da quel terribile terremoto, nel gennaio prossimo, prenderanno vita delle celebrazioni alle quali potrebbe partecipare il sindaco Perrone, invitato dall'amministrazione abruzzese in segno di ringraziamento.
"Questo invito – conclude la lettera del sindaco abruzzese – non solo vuole colmare una nostra gravissima lacuna nei vostri confronti che dura ormai da un secolo, ma, almeno nelle intenzioni, vorrebbe essere l'occasione per stringere un rapporto duraturo per gli anni a venire basato su uno spirito di dialogo e di collaborazione, per quanto è nelle nostre possibilità".
Un "grazie" che, dopo un secolo, conserva ancora la forza per far inorgoglire una città