La statua di S. Antonio Abate di Ranverso ai piedi compare un cinghiale è stata eseguita tra la fine del XIV secolo e gli inizi del XV da un intagliatore Francese

Sezione –> Schede Longhetti  Stampa la scheda ] [ Pagina precedente ]
BUTTIGLIERA ALTA/ROSTA (To): Precettoria Abbazia di Sant'Antonio Abate  di Ranverso. Scheda 2 

[ ID: 114 ]

Localizzazione e recapiti: 

IGC 17 (1:50000) Torino – Pinerolo e Bassa Val di Susa. Per giungere alla Precettoria si segue la statale 25 del Moncenisio e, pochi chilometri dopo Rivoli Torinese, si imbocca sulla sinistra un viale alberato (indicazione Rosta).

La Precettoria è situata al centro di una zona agricola, tra i comuni di Buttigliera Alta e Rosta; il confine passa in corrispondenza del campanile.

Descrizione: 

La facciata della chiesa, decorata da motivi dipinti a punta di diamante e da due grandi tau, presenta tre portali a sesto acuto a cui si sovrappongono le ghimberghe, sormontate da un pinnacolo; ai lati della ghimberga centrale, la cui sommità copre parzialmente un rosone, si aprono due finestre monofore.

Una ricca decorazione in terracotta orna le ghimberghe e gli altri elementi architettonici della facciata.

I portali danno accesso ad un portico, coperto da volte a crociera decorate con affreschi cinquecenteschi, che rappresentano il trasporto del corpo di S. Antonio Abate da Costantinopoli alle coste francesi.

Sul fianco sinistro della chiesa si innalza un campanile suddiviso in cinque piani, al culmine del quale una banderuola metallica rappresenta S. Antonio.

Al fianco meridionale della chiesa è addossato un piccolo chiostro, coperto con volte a crociera, che si apre sul giardino.

L’interno della chiesa presenta tre navate divise da pilastri che sostengono volte a crociera, un presbiterio ed un’abside poligonale. Sul lato sinistro del presbiterio si apre una porta che conduce alla cappella ora adibita a sacrestia.

Le pareti sono decorate con affreschi di diversi autori ed epoche, in cui sono numerose le immagini di S. Antonio Abate. Un affresco quattrocentesco sulla parete sinistra della navata centrale, sopra l’arco d’ingresso della seconda cappella, rappresenta la Madonna con il Bambino, che ha alla sua destra S. Antonio e alla sua sinistra S. Bernardino da Siena.

Sulla parete sinistra del presbiterio S. Antonio è raffigurato sullo sguancio della finestra a sinistra dell’affresco con la Madonna in trono; sulla parete destra del presbiterio, per mano di Giacomo Jaquerio, autore di tutta la decorazione del presbiterio, sono illustrati episodi della vita di S. Antonio, nei quali hanno una parte rilevante le tentazioni subite dal Santo.

Il polittico di Defendente Ferrari collocato sopra l’altare raffigura nello scomparto centrale la Natività, a destra S. Rocco e a sinistra S. Antonio, che regge con la mano sinistra un bastone e con la destra una campanella, mentre ai suoi piedi si vedono un maiale e una fiamma stilizzata; in alto si trovano a sinistra S. Sebastiano e a destra S. Bernardino da Siena.

Nella predella del polittico sono illustrati sette episodi della vita di S. Antonio, che riprendono le scene analoghe presenti sulla parete destra del presbiterio.

Sulle ante laterali, entro le quali il polittico può essere chiuso, sono rappresentate figure di santi, tra cui S. Antonio insieme a S. Paolo Eremita.

Nel presbiterio è collocata una statua di S. Antonio, in legno dipinto di colore scuro; il Santo, che indossa l’abito dell’Ordine Antoniano, con la mano destra regge il bastone con la Tau, mentre nella sinistra tiene il libro con la regola dell’Ordine. Ai piedi del Santo un maiale è rappresentato in dimensioni ridotte. 

Tipologia monumento:  Chiesa 

Tipologia immagine:  Altro 

Fruibilità:  L’orario di visita della chiesa è il seguente: 9-12,30; 15-17,30; ultimo ingresso rispettivamente alle ore 12 e alle 17. Giorno di chiusura il lunedì 

Materiale informativo ed illustrativo:  Davanti alla facciata dell’ospedale, nel portico della chiesa e all’interno sono collocati pannelli illustrativi realizzati a cura dell’associazione Amici della Fondazione Ordine Mauriziano (AFOM). 

Note storiche:  La Precettoria venne fondata tra il 1180 ed il 1185 per volere del conte Umberto III di Savoia, che la fece costruire presso la Via Francigena e la affidò all’ordine francese dei canonici Antoniani, che a Ranverso erano guidati da un precettore. Essi derivavano il loro nome da S. Antonio Abate e si dedicavano alla cura delle malattie, in modo particolare dell’ergotismo o fuoco di S. Antonio. Gli Antoniani medicavano le ferite provocate da questa malattia con il grasso di maiale; ecco perché alla figura di S. Antonio è spesso associato un maialino. La natura particolare del male curato, cioè il “fuoco”, e la conseguente amputazione degli arti inferiori colpiti da cancrena, spiegano perché il Santo è spesso rappresentato con una fiamma stilizzata e con un caratteristico bastone a forma di una “tau”, la lettera greca ?, che, oltre ricordare la croce, rappresenta la stampella usata dagli ammalati a cui era stata amputata una gamba. Queste immagini, insieme alla campanella usata dagli Antoniani, compaiono frequentemente nella decorazione della Precettoria. 

Fase cronologica: 

L’aspetto odierno della chiesa è il risultato di numerosi ampliamenti, che, dopo la fondazione avvenuta alla fine del XII secolo, si sono succeduti a partire dal XIII secolo e che sono culminati nel XIV con la costruzione delle navate laterali, della cappella adibita a sacrestia e del portico, mentre l’abside poligonale risale alla fine del XV secolo. Gli interventi più significativi nella decorazione affrescata risalgono ai primi decenni del XV secolo grazie all’opera di Giacomo Jaquerio, chiamato a lavorare nella Precettoria dal duca Amedeo VIII di Savoia; egli è autore degli affreschi situati nel presbiterio, nella cappella adibita a sacrestia e in due cappelle delle navate laterali, con episodi della vita della Vergine ed il ciclo dedicato a S. Biagio. La statua di S. Antonio è stata eseguita tra la fine del XIV secolo e gli inizi del XV, probabilmente in Francia. Il polittico dell’altare è stato donato alla Precettoria dalla comunità di Moncalieri nel 1531.

Gli interventi sulla struttura della chiesa vanno dalla fine del XII secolo all’inizio del XVI; la facciata dell’ospedale risale al XV secolo, il fabbricato attuale del convento al XVIII. Gli affreschi che rappresentano S. Antonio Abate risalgono al XV secolo, la statua del Santo è databile tra il XIV e il XV secolo; il polittico dell’altare è del XVI secolo.

Cronologia:  XII, XIII. XIV, XV, XVI, XVIII. 

Bibliografia: 

I. Ruffino, Le origini della precettoria Abbazia  antoniana di Ranverso (Torino), in BSBS, Torino anno L (1952), pagg. 25-51.

I. Ruffino, Studi sulle precettorie antoniane piemontesi. S. Antonio di Ranverso nel XIII secolo, in BSBS, Torino anno LIV (1956), pagg. 1-38.

A. Griseri, Jaquerio e il realismo gotico in Piemonte, Torino 1965.

E. Castelnuovo, Giacomo Jaquerio e l’arte nel ducato di Amedeo VIII, in E. Castelnuovo e G. Romano (a cura di), Giacomo Jaquerio e il gotico internazionale, Torino 1979, pagg. 34-42.

G. Gritella (a cura di), Il colore del gotico, Savigliano 2001.

E. Pagella – E. Rossetti Brezzi – E. Castelnuovo, Corti e città. Arte del Quattrocento nelle Alpi occidentali, Milano 2006, pag. 246, fig. 139.

Url:  http://www.amicibbaamauriziano.it 

Email:  info@amicibbaamauriziano.it 

Note:  La chiesa è stata sottoposta ad un restauro, attuato tra il 1999 e il 2001, che ha interessato parte delle strutture murarie, il tetto, la facciata, il lato nord, le formelle ed i cicli pittorici dedicati a S. Antonio Abate e a S. Biagio. 

Rilevatore: Ersilio Teifreto blog ToriNovoli

Altre immagini:

    

Bibliografia di questa scheda ] [ Studi e Ricerche di questa scheda ]