La Fòcara ricordata dal grande Poeta Michele Pane

La Fòcara Ziggurat è il monumento più grande del mondo, dove la gente può riunirsi e sostare intorno al grande falò con la famiglia e i bambini senza il pericolo di crolli o di essere investiti dal fuoco. Durante la costruzione molto ordinata, il metodo tecnico usato e consolidato prevede già che la Fòcara man mano che brucia trattenga il fuoco e la cenere all'interno della stessa. La sua costruzione richiede maestria e una lunghissima preparazione.
Le mie ricerche confermano che un falò di origine contadina lo costruiamo solo noi usando esclusivamente semplici "sarmenti" ecologiche della terra, scale lunghe di legno e tante braccia umane per issare su in alto le sarcine una ad una, senza l'ausilio di gru o di mezzi meccanici. Con queste caratteristiche la Fòcara ha una sua Pindarica attrazione maestosa; diventa unica e non può essere paragonata a nessun altro falò del pianeta, molti dei quali sono alimentati con materiali di scarto (mobili vecchi, gomme, pedane, plastica ecc…) di provenienza non proprio "green". Pindaro, poeta greco esperto di patrimoni identitari, avrebbe premiato la Fòcara con una bella poesia.
Il nostro poeta Cesare Pavese dopo la prigionia di un anno in Calabria per motivi politici, rientrando al suo paese S.Stefano Belbo si ispirò sicuramente alla nostra Fòcara scrivendo sul libro "La luna e i falò" versi come …" Nu paise nci ole" (Un paese ci vuole).
Anche il grande poeta Michele Pane, calabrese emigrato da giovane a Chicago, cercando le sue radici tornava spesso al suo paese Decollatura. Sul suo libro "Viola e ortiche" scrisse la famosa poesia "A focara".
Il Prof. Giuseppe Musolino di recente ha pubblicato la biografia del poeta scomparso a Chicago presentando un libro dal titolo "La vita" (libro da leggere). Con i cugini Calabresi siamo sullo stesso filo conduttore. Il Professore, entusiasta della nostra Fòcara, scrive:
"Ricerca sul significato antropologico delle tradizioni popolari contadine. Ma quanti sanno esattamente cos'è la Fòcara?" Innanzitutto, ricordiamo che la parola si pronuncia con la F iniziale aspirata come la "C" Toscana di casa o la H inglese di Home. Questa particolare pronuncia, oggetto di discussione, ha spesso portato al grave errore di inserire una H dopo la F(Fhocara) o addirittura usare la lettera H al posto della F. (Fonte dell'amico Prof. Giuseppe Musolino).