La Fòcara il più grande falò del mondo, dove la gente può riunirsi e sostare intorno in cerchio con la famiglia e i bambini senza il pericolo di crolli o di essere investiti dal fuoco.

 

LA MAGIA DELLA LUNA E I FALÒ DELLA FÒCARA LA PIÙ GRANDE AL MONDO E L'ORIGINE DELLA SUA COSTRUZIONE 2014"LA LUNA E I FALÒ DELLA FÒCARA"

A Novoli si celebra la festa in onore del Santo Patrono Sant'Antonio Abate "te lu fuecu". Ogni anno per devozione viene costruita la "Fòcara madre" che rinnova la magica tradizione popolare contadina intrinseca di valori che fondono insieme sacro e profano. La grande catasta di tralci di vite misura un diametro di 20mt. e un'altezza di 25 mt. Anche se nel corso degli anni è molto cresciuta e si è modificata nella sua forma (con galleria , a torta, a cono ecc..) non deve superare l'altezza del campanile della Parrocchia del Santo a Novoli. Viene assemblata sapientemente con le sarmenti ricavate dalla rimonta delle vigne potate, trasformate poi in sarcine. Nell'anno 2013 la festa della Focara è stata firmata dai numeri dell'artista Ugo Nespolo di Torino avanguardista l'evento ha avuto grande successo,nell'occasione noi emigranti di Novoli residenti a Torino abbiamo consolidato un Gemellaggio di amicizia tra L'Abbazia di Ranverso luogo magico dove Sant'Antonio Abate è Protettore sin dalla nascita del borgo costruito nell'anno 1.180 luogo visitabile e si trova nei pressi di Torino e la cittadina di Novoli nel Salento dove il Santo e Protettore.
Qualche tempo fa la Fòcara era molto piccola e si costruiva davanti al Santuario te Sant'Antonio Abate te lu fuecu di Novoli. Nui vagnuni andavamo in giro per il paese chiedendo casa per casa chi avesse leune da offrire per il fuoco buono della Santità. Ma allora non c'era il riscaldamento come oggi e le leune servivano per scaldarsi. In via Madonna del pane veniva costruita "La focareddra te Sant'Antunieddru". Per il paese girava un maialino chiamato "ntunieddru" e veniva nutrito a spese della comunità di Novoli.
 Durante lLa Fòcara Ziggurat è il monumento più grande del mondo, dove la gente può riunirsi e sostare intorno al grande falò con la famiglia e i bambini senza il pericolo di crolli o di essere investiti dal fuoco.a costruzione molto ordinata, il metodo tecnico usato e consolidato prevede già che la Fòcara man mano che brucia trattenga il fuoco e la cenere all'interno della stessa. La sua costruzione richiede maestria e una lunghissima preparazione.

Le mie ricerche confermano che un falò di origine contadina lo costruiamo solo noi usando esclusivamente semplici "sarmenti" ecologiche della terra, scale lunghe di legno e tante braccia umane per issare su in alto le sarcine una ad una, senza l'ausilio di gru o di mezzi meccanici. Con queste caratteristiche la Fòcara ha una sua Pindarica attrazione maestosa; diventa unica e non può essere paragonata a nessun altro falò del pianeta, molti dei quali sono alimentati con materiali di scarto (mobili vecchi, gomme, pedane, plastica ecc…) di provenienza non proprio "green". Pindaro, poeta greco esperto di patrimoni identitari, avrebbe premiato la Fòcara con una bella poesia.
Il nostro poeta Cesare Pavese dopo la prigionia di un anno in Calabria per motivi politici, rientrando al suo paese S.Stefano Belbo si ispirò sicuramente alla nostra Fòcara scrivendo sul libro "La luna e i falò" versi come …" Nu paise nci ole" (Un paese ci vuole).
Anche il grande poeta Michele Pane, calabrese emigrato da giovane a Chicago, cercando le sue radici tornava spesso al suo paese Decollatura. Sul suo libro "Viola e ortiche" scrisse la famosa poesia "A focara".
Il Prof. Giuseppe Musolino di recente ha pubblicato la biografia del poeta scomparso a Chicago presentando un libro dal titolo "La vita" (libro da leggere). Con i cugini Calabresi siamo sullo stesso filo conduttore. Il Professore, entusiasta della nostra Fòcara, scrive:
"Ricerca sul significato antropologico delle tradizioni popolari contadine. Ma quanti sanno esattamente cos'è la Fòcara?" Innanzitutto, ricordiamo che la parola si pronuncia con la F iniziale aspirata come la "C" Toscana di casa o la H inglese di Home. Questa particolare pronuncia, oggetto di discussione, ha spesso portato al grave errore di inserire una H dopo la F(Fhocara) o addirittura usare la lettera H al posto della F. (Fonte dell'amico Prof. Giuseppe Musolino).

La Fòcara il più grande falò del mondo, dove la gente può riunirsi e sostare intorno in cerchio con la famiglia e i bambini senza il pericolo di crolli o di essere investiti dal fuoco.

autore Ersilio Teifreto