La Chiesa Abbaziale è tutta ricoperta di affreschi con un massiccio intervento di Giacomo Jaquerio e qualche suo collaboratore. Notevolissima, e tutta di Jaquerio, è la “Salita al Calvario”, e altrettanto notevole il polittico di Defendente Ferrari (1531), con aiuti, voluto per voto fatto da Moncalieri onde scongiurare una pestilenza. Presso la chiesa è superstite, e in ottimo stato, la facciata di quello che fu l’annesso ospedale dove veniva curato il “fuoco sacro” (ignis sacer), ossia l’erpes zoster oltre all’erisipela,

. Antonio di Ranverso. Sede principe degli Antoniti ordine monastico promosso da S. Antonio abate.

La chiesa abbaziale è tutta ricoperta di affreschi con un massiccio intervento di Giacomo Jaquerio e qualche suo collaboratore. Notevolissima, e tutta di Jaquerio, è la “Salita al Calvario”, e altrettanto notevole il polittico di Defendente Ferrari (1531), con aiuti, voluto per voto fatto da Moncalieri onde scongiurare una pestilenza. Presso la chiesa è superstite, e in ottimo stato, la facciata di quello che fu l’annesso ospedale dove veniva curato il “fuoco sacro” (ignis sacer), ossia l’erpes zoster oltre all’erisipela, ma si assistevano anche coloro che avevano contratto l’ergotismo cancrenoso dovuto ad ingestione di segale cornuta, ossia quella segale infestata da un fungo che assumeva nella cariosside una conformazione a sperone (ergot in francese). Quest’ultima malattia, che assumeva anche gravità epidemiche, era causata da quel fungo velenoso nel quale vi era la presenza di ergotamina, un vasocostrittore che provocava il restringersi dei vasi sanguigni portando alla cancrena. Inoltre (ma è cosa scoperta solamente circa cinquant’anni fa) questo fungo conteneva acido lisergico che provoca allucinazioni, come furono registrate senza conoscerne la causa.

Divertente può essere la derivazione del toponimo “Ranverso” dovuto alla caratteristica del luogo circondato da un corso d’acqua detto nella parte a mezzogiorno, con voce dialettale, “indrit” e a mezzanotte “invers”, che nel suo scorrere in un ansa semicircolare sembrava che l’acqua fluisse in senso contrario, da cui il toponimo “Ranverso