Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Buonconvento)
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Chiesa dei Santi Pietro e Paolo | |
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Veduta dell'esterno |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Località | Buonconvento |
Religione | Cristiana cattolica di rito romano |
Titolare | Santi Pietro e Paolo |
Diocesi | Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino |
Stile architettonico | Gotico, barocco |
Inizio costruzione | XII secolo |
Completamento | XVIII secolo |
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Coordinate: 43°08′20.26″N 11°28′55″E (Mappa)
La chiesa dei Santi Pietro e Paolo è un edificio sacro che si trova a Buonconvento.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
L'edificio fu probabilmente fondato nel 1103, come attesta una pietra posta sul lato sinistro della facciata. Ricostruito nel XIV secolo, fu completamente ristrutturato nel tra il 1702 e il 1705. La facciata in laterizio ed elementi in travertino è del 1723, mentre il campanile fu interamente rifatto all'inizio del 1800. Negli anni la chiesa si arricchì di numerose opere d'arte, oggi esposte nel vicino museo di arte sacra.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
La facciata presenta uno stile barocco senese. L'interno è interamente intonacato e presenta lo stile eclettico tipico del Settecento.
Dell'arredo originario restano oggi nella chiesa poche opere: una tavola con Madonna in trono col Bambino e due angeli, del 1450 circa, di Matteo di Giovanni, un affresco con l'Incoronazione della Vergine di un ignoto artista senese del primo Quattrocento, un polittico raffigurante la Madonna in trono col Bambino e santi del senese Pietro di Francesco Orioli e due tele seicentesce esposte nell'abside.
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Le fonti documentarie ricordano anche un Oratorio di S. Sebastiano, di cui si hanno notizie dal 1551, annesso allo Spedale di S. Antonio Abate; alla fine del Settecento venivano citate le due compagnie, di S. Pietro e di S. Sebastiano.L'attuale confraternita con il suo Oratorio, sotto il titolo di S. Sebastiano, ha sede lungo la via principale del borgo, la via Soccini, di fronte alla parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo e poco distante dal Museo d'arte sacra della Val d'Arbia. La Compagnia, soppressa per editto di Pietro Leopoldo di Toscana nel 1785, fu ricostituita sotto il titolo del Santissimo Sacramento nel 1791; nel 1864 si forniva di nuovi statuti e si trasformava nella Pia Misericordia di Buonconvento.Molti dei manufatti appartenenti alle confraternite sono confluiti nel Museo d'arte sacra; tra questi, per la rilevanza storico artistica, sono da ricordare la pala d'altare di Pietro di Domenico, le testate di bara di Simondio Salimbeni, la statua barocca del Santo Papa.Un bel cancello in ferro battuto, opera delle officine Zalaffi agli inizi del Novecento, introduce all'Oratorio, restaurato nel 1898, con una nuova pavimentazione in marmo giallo di Montarrenti e un nuovo altare in pietra serena. La decorazione a stelle su fondo blu del soffitto e i motivi ornamentali dell'atrio furono eseguiti nello stesso periodo da Antonio Mostardini. Oggi, in attesa di una nuova sistemazione che consenta di allestire i molti oggetti ancora presenti nella compagnia, per costituire una integrazione ai due Musei della mezzadria (in fase di realizzazione) e di arte sacra, con un indispensabile excursus sulla religiosità popolare, tema assai rilevante nella storia culturale delle campagne senesi, l'Oratorio con le due stanze annesse, offre uno spaccato significativo sulla vita della compagnia, mostrando ai visitatori un'ampia gamma di oggetti.Nell'atrio che precede l'Oratorio, ad esempio, sono esposte lampade processionali, cappe destinate ai confratelli, una bandinella funeraria in velluto nero con passamaneria dorata, manoscritti e incisioni; e una singolare lettiga che veniva condotta a spalla da quattro confratelli, ancora in uso fino agli anni Cinquanta, per portare assistenza ai malati.L'Oratorio, assai sobrio, reca lungo le pareti un coro ligneo cinquecentesco; nella parete d'ingresso lo stendardo devozionale raffigurante Due angeli in adorazione del Sacramento, dipinto dal Maffei nel XVIII secolo; sull'altare maggiore è collocata un bel Crocifisso quattrocentesco, di recente restaurato, che mostra i raffinati segni della cultura plastica senese di quel periodo, improntata ad effetti di sereno naturalismo.Nella stanza adiacente trovano posto alcuni rilevanti oggetti liturgici, conservati in una vetrina, la tela raffigurante Santa Caterina, San Domenico e i Misteri del Rosario (in deposito dal Museo) dipinta da Stefano Volpi intorno al 1630 per contenere la Madonna col Bambino di Duccio di Buoninsegna, la scultura in legno dipinto di Sant'Antonio da Padova, singolarmente vicina nei modi stilistici a quella di stesso soggetto nel Museo; e il cataletto del XVII secolo, raro reperto giuntoci pressoché integro anche nella carpenteria; in una elaborata struttura lignea, con colonne tortili decorate da tralci di vite dorati sul fondo nero, sono inserite le testate di bara raffiguranti la Madonna Assunta, Cristo in pietà, San Giuseppe e San Sebastiano, opera di un pittore senese attivo nella seconda metà del Seicento sotto gli influssi di Bernardino Mei.Esposte nel Museo sono le due piccole statue di San Rocco e San Lorenzo e le due urne lignee a forma di calice, destinate alle votazioni, dipinte sullo scadere del Cinquecento con le immagini di San Sebastiano e San Pietro.© TOSCANAoggi 2000INDIRIZZO: via Soccini BuonconventoORARIO: su richiestaINGRESSO: gratuitoINFORMAZIONI: tel. 0577/807272 Forse ti può interessare anche: Vaccà – Zurbaran Sabatelli – Susini Querci – Rustici – See more at: http://www.toscanaoggi.it/Territorio/Musei-d-arte-sacra/Oratorio-della-Misericordia-di-Buonconvento#sthash.hzWL2GTt.dpuf
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