Disabili/ Muoversi a Stupinigi: accessibilità e percorsi nel complesso di Stupinigi.

rilevatore Ersilio Teifreto

Milani, Andrea

Muoversi a Stupinigi: accessibilità e percorsi nel complesso di Stupinigi.

Rel. Elena Tamagno, Maurizio Momo. Politecnico di Torino, Corso di laurea in Architettura, 2005

 

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Abstract:

SUNTO DEI CONTENUTI DELLA TESI

E' indiscutibile il valore e l'importanza del complesso di Stupinigi ed è quindi indispensabile

promuovere azioni mirate al recupero dello stesso nella sua complessità; ricucire le varie parti

ricreando l'unitarietà del progetto juvarriano e restituendo la dovuta dignità al luogo, un tempo

teatro di vicende storico-politiche e di regali "loisirs".

Una prima parte conoscitiva, con approfondimenti storici che mettono in luce la formazione e

l'evoluzione del complesso di Stupinigi, pone particolare attenzione all'evoluzione dei percorsi e

dei collegamenti che nel corso di tre secoli hanno coinvolto l'intero territorio.

L'analisi dell'evoluzione dei tracciati stradali e dei percorsi, dalla prima metà del '900 fino ai giorni

nostri, sottolinea come in questo periodo abbia avuto inizio la frammentazione del territorio

dovuta alla creazione di strade all'interno del complesso che con il passare degli anni e la

diffusione del trasporto su gomma hanno convogliato enormi flussi di transito creando situazioni di

forte degrado. Degrado che ha coinvolto direttamente ed indirettamente l'intero complesso, in

alcuni casi accelerando l'azione naturale del tempo e dell'incuria.

Riferimento obbligato per qualsiasi intervento sull'area è quindi il quadro normativo e

urbanistico, tenendo conto che il territorio del complesso di Stupinigi è suddiviso tra tre comuni

differenti, il comune di Nichelino, quello di Orbassano e quello di Candiolo. All'interno del quadro

normativo assume enorme importanza il Piano d'area, in via di approvazione, come strumento di

riferimento per l'intero territorio; esso si pone come obbiettivo prevalente il recupero

dell'unitarietà del complesso intervenendo in modo significativo sulla viabilità che coinvolge

l'area e sottolineando anche aspetti di tipo strategico per il rilancio turistico e produttivo dell'intera

area, nel pieno rispetto dell'ambiente naturale.

Un aspetto fondamentale riguarda il rilancio sul piano turistico e produttivo del complesso ed è

quindi indispensabile prevedere le reali necessità del complesso in termini di infrastrutture ed

attrezzature di servizio determinando anche numericamente i flussi di fruitori.

La fase più direttamente propositiva della tesi segue in linea di massima le indicazioni del Piano

d'area sviluppando maggiormente alcuni aspetti del recupero, come la necessità di eliminare il

traffico veicolare dalla zona del concentrico creando una forma di accessibilità alternativa al

nucleo storico, dotandolo di aree di sosta per i veicoli, e di altri servizi annessi. Allo stesso modo

viene affrontato il problema dell'eliminazione del traffico all'interno del parco creando un

percorso tangenziale.

Intorno al parco sono previsti dei punti di attestamento dotati dei servizi, come aree di sosta,

servizi igienici ed in alcuni casi aree attrezzate per il jogging, l'attività fisica e per il pic nic.

All'interno del parco vengono individuati i percorsi di penetrazione funzionali ai tipi di fruizione del parco stesso, creando delle gerarchie di utilizzo sia in termini di limitazione degli accessi che di tipologia dei mezzi consentiti; vi saranno percorsi pedonali, ciclabili, percorribili a cavallo, in alcuni casi sarà consentito l'uso di veicoli a motore regolamentando gli accessi e sarà prevista la possibilità di utilizzare veicoli elettrici per consentire la fruizione anche ai disabili. In ogni caso non verranno create nuove strade ma recuperati i tracciati storici e le rotte di caccia, riportandoli in condizioni tali da poter essere riutilizzati, riscoprendo i tracciati scomparsi nella folta vegetazione o eliminando gli strati di asfalto che ricoprono le antiche rotte in terra battuta come la rotta reale, ora percorsa da migliaia di veicoli ogni giorno.

Per facilitare la riscoperta del parco sia in termini naturalistici che storico-artistici è previsto anche il recupero degli storici rondò per la caccia e l'introduzione di un adeguato numero dì pannelli esplicativi con funzione didattica, che illustrino l'ambiente circostante nei suoi aspetti naturalistici e storico artistici.

Per quanto riguarda l'immenso patrimonio costruito del complesso di Stupinigi saranno formulate delle proposte di massima per la ridestinazione d'uso dei rustici e delle cascine oltre che dei problemi di circolazione in prossimità del concentrico; nodo fondamentale anche in questo caso sarà l'eliminazione del traffico veicolare dal viale centrale che porta alla Palazzina e la ridefinizione dei percorsi e degli spazi di sosta nell'intorno.

Gli elaborati grafici di progetto partono dal generale, illustrando su grande scala gli interventi previsti per poi passare ad una analisi più approfondita a livello progettuale di alcune zone quali: la il concentrico, l'area del giardino circolare della Palazzina e del parco.

ricerca di Ersilio Teifreto