n.42 e s.m.i. (Codice dei beni culturali e del paesaggio)
DESCRIZIONE DI CARATTERE STORICO ARTISTICO RELATIVA ALL’OGGETTO
La storia dell’Abbazia affonda nella leggenda: si racconta, infatti, che il Monastero venne fondato dal re Tancredi d'Altavilla, conte di Lecce (1138 – 1194) a cui apparve l'immagine della Madonna, dopo aver inseguito una cerbiatta in una grotta, durante una battuta di caccia.
Nella realtà, la sua fondazione probabilmente è ancora più antica e si può far risalire agli inizi del XII secolo, quando Boemondo d’Altavilla (1058-1111), figlio del valoroso Roberto il Guiscardo, primo normanno elevato al titolo di Duca di Puglia, Calabria e Sicilia, vi insediò un cenobio di monaci greci, seguaci della regola di San Basilio Magno.I monaci basiliani, riparati in Salento per sfuggire alle persecuzioni iconoclaste di Bisanzio, abitarono stabilmente Cerrate dalla metà del XII secolo, epoca in cui le fonti testimoniano della vivace attività di una biblioteca e di uno scriptorium.
Sorta in prossimità della strada romana che univa Brindisi con Lecce e Otranto e immersa nel ricco contesto rurale della zona, con il tempo l’Abbazia venne ampliata fino a divenire un importante centro monastico della Puglia e dell’Italia meridionale. Passato nel 1531 sotto il controllo dell’Ospedale degli Incurabili di Napoli, il complesso aveva ormai raggiunto una struttura ricca e articolata, dove oltre alla chiesa, si annoveravano stalle, alloggi per i contadini, un pozzo, un mulino e due frantoi sotterranei.
Il saccheggio dei pirati turchi nel 1711 fa precipitare l’intero complesso in uno stato di completo abbandono e degrado che prosegue lentamente nel corso di tutto il XIX secolo fino all’intervento della Provincia di Lecce, nel 1965. E’ in questo momento che ha inizio una nuova storia per l’Abbazia grazie ai lavori di restauro affidati all’architetto Franco Minissi che permisero di frenare il degrado.
Da settembre 2012 l'Abbazia è stata affidata dall'Amministrazione Provinciale di Lecce in concessione trentennale al FAI, diventando così il primo bene gestito dalla fondazione in Puglia.
INFORMAZIONI SULLO STATO DELLA CONSERVAZIONE
Gli interventi di restauro sono in corso: stiamo lavorando per valorizzare l'intero complesso e per riqualificare il territorio che lo circonda, con l’obiettivo di ricucire quel legame che da secoli tiene unito il paesaggio pugliese degli ulivi, dei fichi d'india e degli agrumi, con l'Abbazia stessa.
Il FAI, dal momento della firma del contratto di concessione con la Provincia di Lecce (21 marzo 2012), ha subito avviato, a proprie spese, la progettazione dell’intervento di restaurorelativo a tutto il complesso. La formulazione del progetto è durata più mesi, e ha comportato rilievi geometrici e arborei, ricerche storiche e archivistiche e un’articolata campagna diagnostica propedeutica al progetto, realizzata in collaborazione con il CNR – Centro Nazionale delle Ricerche, l’Università La Sapienza di Roma e il CETMA di Brindisi.
Una volta terminati i restauri, l'Abbazia di Cerrate non avrà i caratteri di un semplice museo, ma rivelerà, attraverso la conservazione della stratificazione delle diverse fasi costruttive, laduplice anima di questi luoghi: da un lato verrà raccontata la storia religiosa di un importante centro di monaci basiliani e di un celebre scriptorium, che vede nella mirabile chiesa romanica la sua massima espressione; dall’altro verrà ricostruita la storia contadina di una masseria pugliese, la cui più importante testimonianza è rappresentata dai frantoi ipogei per le spremitura delle olive, ricavati in affascinanti grotte sotterranee scavate nel tufo.
La prima fase dei restauri si è conclusa nel dicembre 2015; i lavori sono stati finanziati grazie a un contribuito europeo a valere sui fondi POIn – Regione Puglia per “Attrattori culturali, naturali e turismo” – FESR- 2007-2013, concessi alla Provincia di Lecce.
INFORMAZIONI SULLA FRUIZIONE E ORARI DI APERTURA
Il complesso abbaziale dista venti minuti dal centro di Lecce e trenta minuti da Brindisi e dall’aeroporto del Salento (Popola Casale).
Dal passaggio delle chiavi al FAIl’Abbazia di Santa Maria Cerrate è rimasta sempre aperta al pubblico ed è stata visitata ad oggi da oltre 31.000 persone
ORARI DI APERTURA
Aprile, maggio 2016
da Martedì a Domenica
9.30 alle 18.00
Giugno, luglio, agosto 2016
dal Lunedì alla Domenica
9.30 – 13.00 e 15.30 -20.00
BIGLIETTO DI INGRESSO
Ingresso con contributo libero.
E’ possibile prenotare visite guidate per gruppi, anche in lingua straniera (inglese, spagnolo, tedesco e francese) e organizzare eventi privati negli spazi dell’Abbazia.
Per maggiori informazioni:
E-mail: faicerrate@fondoambiente.it
http://www.visitfai.it/abbaziadicerrate/
https://www.facebook.com/abbaziacerrate
DESTINAZIONE DELLE EROGAZIONI LIBERALI
Restauro e valorizzazione della Casa monastica e della Casa del massaro
Restauro della Chiesa di Santa Maria e del Portico duecentesco
Restauro delle ex stalle e conversione in Spazio Polifunzionale
Restauro e allestimento dei frantoi ipogei
Recupero paesaggistico dei 5 ettari di terreno circostante
BILANCIO DEL BENE
Aggiornato il 02.09.2016
- 2016-04-19
- Restauro e valorizzazione della Casa monastica e della Casa del massaro
- 700.000,00 €
- +20.000,00 €
- -0,00 €
-
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- 2016-04-19
- Restauro della Chiesa di Santa Maria e del Portico duecentesco
- 1.200.000,00 €
- +340.310,00 €
- -0,00 €
-
-
- 2016-04-19
- Restauro delle ex stalle e conversione in Spazio Polifunzionale
- 300.000,00 €
- +0,00 €
- -0,00 €
-
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- 2016-04-19
- Restauro e allestimento dei frantoi ipogei
- 200.000,00 €
- +0,00 €
- -0,00 €
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- 2016-04-19
- Recupero paesaggistico dei 5 ettari di terreno circostante
- 500.000,00 €
- +0,00 €
- -0,00 €
-
-
- TOTALE
- 2.900.000,00 €
- +360.310,00 €
- -0,00 €
INFORMAZIONI SU COME EFFETTUARE L'EROGAZIONE LIBERALE
Denominazione Ente – Ufficio/Servizio: FAI – Fondo Ambiente Italiano
Conto Corrente bancario n. 1 000 000 13785 – Banca Prossima – Gruppo Intesa San Paolo
IBAN: IT 46 I 033 5901 6001 000 000 13785
CODICE BIC SWIFT: BCITITMX
Causale: "Art Bonus – Erogazione Liberale per FAI – Fondo Ambiente Italiano, Abbazia di Santa Maria di Cerrate"
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