
Il punto del Medico di Famiglia: il “Fuoco di Sant’Antonio”
Oggi nel consueto spazio dedicato al Medico di Famiglia, parliamo di “Fuoco di Sant’Antonio” o, per meglio dire, di Herpes-Zoster. La manifestazione clinica di un’infezione avvenuta molti anni prima. Vediamo di cosa si tratta.
L’herpes-zoster, comunemente noto come “fuoco di Sant’Antonio” è caratterizzato dalla comparsa improvvisa di vescicole sulla pelle, che interessa tipicamente un solo lato del corpo e che spesso si accompagna a forte dolore. Il rischio che si manifesti aumenta con l’età: quasi il 70% dei casi di zoster nel mondo colpiscono i soggetti con più di 50 anni e nella popolazione al di sopra degli 85 anni almeno la metà ha avuto un episodio di zoster. È molto importante riconoscere lo zoster, infatti l’inizio tempestivo del trattamento specifico riduce la durata della manifestazione clinica e il rischio di complicanze.
Il virus della varicella-zoster (VZV)
Il virus responsabile è lo stesso virus che causa la varicella e che si riattiva a distanza di anni. Infatti dopo aver causato la varicella, VZV si stabilisce nel sistema nervoso, dove resta silenzioso e inattivo per diverso tempo. Quando le difese nei confronti del virus si riducono, VZV si sposta dal sistema nervoso alla pelle, viaggiando lungo i nervi e determinando le manifestazioni dell’herpes zoster.
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Come si presenta
L’eruzione cutanea è abbastanza caratteristica. Compaiono inizialmente delle piccole papule rosse ravvicinate, che cambiano aspetto in breve tempo diventando vescicole raggruppate, che successivamente si rompono e trasformano in croste.
Le sedi più frequenti sono il torace e il volto, ma qualsiasi sede può essere interessata. Nella quasi totalità dei casi è unilaterale. Il sintomo principale è il dolore che talvolta può anche anticipare la comparsa delle papule, rendendo la diagnosi un po’ più complicata. In alcuni casi possono essere presenti anche altri sintomi: bruciore o formicolio nell’area coinvolta, febbre, mal di testa, malessere. La guarigione completa richiede più di 4 settimane.
Diverse sono le complicanze possibili, alcune delle quali a lungo termine:
– Infezione batterica delle vescicole
– Nevralgia post-erpetica: complicanza più comune, caratterizzata da dolore ricorrente o persistente, anche dopo la scomparsa delle vescicole. Può protrarsi per mesi, ma anche anni e in taluni casi diventare permanente
– L’interessamento dell’occhio può portare a danni permanenti della vista
– Sindrome di Ramsay-Hunt: dolore e comparsa di vescicole a livello del padiglione auricolare, può causare perdita dell’udito e paralisi del nervo facciale, un nervo che controlla diversi muscoli del volto
– Meningite virale
Diagnosi e terapia
Se pensi di avere lo Zoster o se sulla pelle tua o dei tuoi cari sono comparse papule o vescicole, non esitare a contattare il tuo medico di famiglia per prendere un appuntamento. Nella maggior parte dei casi lo Zoster viene diagnosticato da parte del medico sulla base delle manifestazioni cutanee. La diagnosi è, quindi, di tipo clinico. Se necessario, si puo confermarla ricercando il virus nelle vescicole.
La terapia è fondata sull’uso di antidolorifici per placare il dolore e di antivirali necessari per bloccare la riproduzione del virus riducendo la severità dello Zoster. La terapia antivirale è tanto più efficace, quanto prima viene iniziata, per questo motivo è importantissimo rivolgersi per tempo al proprio medico! Ancora più importante è sapere che in Italia è disponibile un vaccino contro lo zoster rivolto alle persone con più di 65 anni di età e alle persone di età superiore ai 50 anni con particolari condizioni di salute e che questa è una vaccinazione che potete chiedere direttamente al vostro medico di famiglia. Se hai avuto la varicella, sei a rischio di herpes zoster ed il vaccino è un’ottima possibilità per prevenire sia lo zoster che le complicanze come il dolore neuropatico!
Sono contagioso?
Se hai lo zoster puoi infettare chi non ha già sviluppato un’immunità contro questo virus o perchè non ha mai fatto lavaricella o a seguito di deficit immunologici. Le vescicole sono piene di virus e quindi la persona con lo zoster resta contagiosa fino a quando sono presenti.
Cosa fare?
● È bene quindi coprire il rash e mantenerlo pulito e asciutto
● evitare di toccare la lesione
● lavarsi sempre le mani
● non condividere asciugamani o vestiti
● evitare contatti con persone con difese immunitarie basse (attenzione a chi fa chemioterapia) e persone che non hanno mai avuto la varicella.
Attenzione in gravidanza
Il virus può causare gravissimi danni al feto. Se non hai mai avuto la varicella o non sei stata vaccinata per questa malattia, è importante tenersi a distanza da pazienti con zoster. Se invece stai programmando una gravidanza e non hai mai fatto il vaccino contro la varicella, parlane con il tuo medico di famiglia. In questo caso si potrebbe valutare di farlo per proteggere te e il bambino dal virus in quei nove mesi!
Mariangela Elefante
Medico FIMMG