Annovera la Palazzina di Caccia di Stupinigi, le Abbazie di Sant’Antonio di Ranverso e di Staffarda,

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Per volere di Emanuele Filiberto duca di Savoia, con Bolla Pontificia di Gregorio XIII  13 novembre 1572 è istituito l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro dalla fusione dell’Ordine Cavalleresco e Religioso di san Maurizio (Ripaille – Chablais, 1434) con l’Ordine per l’assistenza ai Lebbrosi di san Lazzaro (Gerusalemme, 1090), perché la “milizia cavalleresca” si volga agli “uffici pietosi verso gli infermi”.
Lo scopo è perseguito grazie alla costituzione di doti in danaro e terreni (prima grande donazione l’area di Stupinigi) e alla fondazione dell’Ospedale torinese di Porta Palazzo (poi Umberto I), cui seguono, negli anni, quelli di Luserna San Giovanni, Aosta, Lanzo, Valenza, oltre allo sviluppo di attività di assistenza, beneficenza e culto, con la destinazione di vari comparti immobiliari ad asili, scuole e abitazioni per più bisognosi.
Alla gestione delle prevalenti funzioni ospedaliere e dei beni alle stesse destinati, si accompagna quella di un vasto patrimonio immobiliare, prevalentemente agricolo ma anche urbano.
Si aggiunge un patrimonio storico culturale rilevantissimo, con esigenze prevalenti e onerose di conservazione e valorizzazione, che annovera la Palazzina di Caccia di Stupinigi, le Abbazie di Sant’Antonio di Ranverso e di Staffarda, con i relativi contorni, decori e arredi, oltre a vari luoghi di culto (Torino, Asti, Torre Pellice, Chivasso e il Priorato di Cagliari), e un Archivio Storico, conservato senza soluzioni di continuità con quello corrente, ma secondo per importanza solo a quello torinese dello Stato: nel suo insieme, il Patrimonio Storico Culturale Mauriziano.
La Carta costituzionale (disp. trans. XIV), abolendo ordini cavallereschi e nobiliari, stabilisce che  l’OM “è conservato come ente ospedaliero e funziona nei modi stabiliti dalla legge”.