La Commenda di Sant’Antonio di Ranverso negli Archivi storici del Mauriziano(Commende, ad esempio di Stupinigi, Staffarda e Sant’Antonio di Ranverso, per citare solo le più note),assistenziale(ospedali di Torino.

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Antonio del deserto con i Profeti

L’Archivio Storico dell’Ordine Mauriziano. Note su origine e consistenza
CRISTINA SCALON – Direttore Archivio Storico Ordine Mauriziano
L’Archivio Storico dell’Ordine Mauriziano è un istituto di conservazione di notevole rilevanza storica,
tanto da essere considerato in Piemonte secondo solo all’Archivio di Stato di Torino per la tipologia e la ricchezza della documentazione presente (bolle pontificie, pergamene, carte augustane, mappe, cabrei, alberi
genealogici,ecc.). È conservato al piano nobile di via Magellano 1, in Torino, ultima sede dell’Ordine Mauriziano, e ora sede della Fondazione Ordine Mauriziano, proprietaria dell’Archivio e dell’Azienda Ospedaliera
Ordine Mauriziano.
La molteplicità delle attività e competenze proprie ed esclusive dell’Ordine, in origine con funzioni
principalmente di tipo militare-cavalleresco che si sono necessariamente ampliate e diversificate nel corso del
tempo, hanno prodotto un ricco patrimonio documentario che consente di leggere il territorio, le istituzioni,
e la società non solo di Torino e del Piemonte, ma anche delle altre realtà ove l’Ordine era presente. Inoltre, la
duplice carica rivestita dal regnante sabaudo,sovrano del Ducato e poi del Regno,e Gran Maestro dell’Ordine
dei Santi Maurizio e Lazzaro, ha reso, per certi aspetti,complementari l’Archivio di Stato di Torino e l’Archivio dell’Ordine, dal momento che alcuni affari potevano essere trattati dal duca e poi re come sovrano sabaudo
(e quindi essere conservati presso l’Archivio di Stato) o come Gran Maestro (e quindi trovarsi nei fondi dell’Archivio dell’Ordine).
La documentazione(più di 2000 metri lineari)è suddivisa in fondi,e abbraccia un arco temporale che
va dall’XI al XX secolo. L’ampiezza di questo arco è determinata dal fatto che l’ordine, istituito con bolla pontificia il 13 novembre 1572, ha incrementato il proprio patrimonio, e conseguentemente il proprio archivio,
principalmente grazie a bolle pontifici e che, sopprimendo o secolarizzando antiche istituzioni religioso-assistenziali, attribuivano all’Ordine Mauriziano i beni delle stesse (ad esempio i Padri Antoniani di Vienne, la
Prevostura e Casa dei Santi Nicolao e Bernardo, l’Abbazia di Staffarda),comprese le carte relative alla gestione
di detti beni, prodotte nel corso del tempo dall’istituzione soppressa.
Attraverso i fondi conservati è possibile ricostruire la storia dell’Ordine per quanto riguarda l’attività
patrimoniale (Commende, ad esempio di Stupinigi, Staffarda e Sant’Antonio di Ranverso, per citare solo le
più note),assistenziale(ospedali diTorino, Lanzo,Aosta,Valenza, San Remo),cultuale(Basilica Magistrale di
Torino ed Arciconfraternita, chiese e cappelle, Basilica di Santa Croce in Cagliari, Priorato di Torre Pellice),
giurisdizionale, oltre a quella più strettamentelegata alla Sacra Religione(leggi,statuti, provvedimenti e scritture diverse)e all’ordine cavalleresco (conferimento decorazioni).
Gli strumenti archivistici a disposizione per la consultazione e necessari per accedere alla documentazione sono di tipologia diversa.
Per i  fondi relativi a beni immobili sono presenti inventari manoscritti compilati a fine Ottocento dall’archivista Blanchetti, ove le unità archivistiche, fascicoli numerati, si susseguono in cronologia, con riferimenti
anche a documenti conservati in altre serie documentarie;è in corso l’informatizzazione di detti inventari.
La documentazione che per tipologia costituisce una serie archivistica è stata  inventariata informaticamente negli anni 1998-2002 e si presenta sotto forma di elenco cronologico (ad esempio atti notarili;conti e
bilanci). Le unità archivisti che sono rappresentate da registri o volumi.
La documentazione cartografica (mappe, cabrei, disegni, tavole) è stata inventariata analiticamente su
un database relazionale negli anni 2000-2002, e viene presentata suddivisa per territorio: per ogni documento/unità archivistica è disponibile una scheda analitica che neri portai dati estrinseci.

rilevatore Ersilio Teifreto Febbraio 2020