Signori. Direttori del giornale Luna Nuova e Val Susa scrivo questa lettera a Lei, sperando che venga letta anche da qualche Sacerdote  o dal Monsignor Cesare NosigliaChiesa di Ranverso i devoti per pregare debbono pagare l’ingresso, conclude Ersilio Teifreto qualsiasi Chiesa non è nata per essere un Museo , ma sopratutto non può diventare un luogo”privato”, almeno fino a che non viene dichiarata sconsacrata dalla Santa Sede  di Roma.

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Fedeli nella Chiesa di Sant’Antonio Abate a Ranverso.

Signori. Direttori del giornale Luna Nuova e Val Susa scrivo questa lettera a Lei, sperando che venga letta anche da qualche Sacerdote  o dal Monsignor Cesare Nosiglia.

 I  Fedeli si recano con la Famiglia  in Chiesa per pregare si sentono Offesi e Indignati.

Basta biglietti per pregare in Sant’Antonio Abate a Ranverso “.

Io cristiano devoto e credente Ersilio Teifreto non posso entrare in Chiesa per pregare d’avanti all’Ex Voto, questo  è inammissibile chiedo di ripristinare la visione degli affreschi da vicino eliminando le attuali luci troppo forti.

Le regole del Consiglio Comunale di Rosta e Buttigliera Alta richiedono che  i residenti per pregare debbono pagare Euro 5 per entrare in Chiesa senza nessuna possibilità di Ammirare gli affreschi da lontano.

Ci  spiegate a cosa servono  i Soldi per la manutenzione.

Ranverso  23 Marzo  2019- “La preghiera non può avere un biglietto”. E’ la denuncia del Cercatore di tracce  Ersilio Teifreto presidente e gestore del Blog Storicistico Etnologico www.torinovoli.it.

Per i turisti e per gli amanti dell’arte Ranverso è soprattutto la Chiesa  che ospita il ciclo di affreschi di Giacomo Jaquerio Per molte persone, non solo di Rosta e Buttigliera Alta , è anche uno straordinario luogo di culto. L’associazione ArteMista  che  che gestisce la biglietteria autorizzata dalla F.O.M non fa nessuna differenza: biglietto per tutti. “La possibilità di culto, di meditazione o semplicemente di recarsi in Chiesa per cercare un po’ di serenità è fortemente limitata o peggio è legata al pagamento di un ticket – afferma la il Paesologo  Ersilio Teifreto. Tanto questo e vero che proprio i Rostesi e Buttiglieresi che si sono sposati, battezzato i loro figli  ecc.. ormai si sono rassegnati a non entrare più nella Chiesa dove erano da sempre  molto affezionati.

Fino al 2006, l’accesso alla Chiesa di Sant’Antonio Abate  era gestito dalla Curia e la Soprintendenza di Torino  ed erano molti i fedeli che, dopo aver partecipato alle celebrazioni religiose, si soffermavano ad ammirare gli stupendi affreschi realizzati dal maestro Piemontese . Oggi, invece, l’accesso alla Chiesa è sotto il controllo di Video Sorveglianza  di una società privata che ha vinto l’appalto per il servizio e l’accesso è legato all’acquisto del ticket d’ingresso per es… visitare la Sacrestia per ammirare la salita sul Calvario. Per i fedeli che intendono entrare per recitare una preghiera l’ingresso è libero solo durante la celebrazione della Santa Messa a Gennaio nella giornata di festa dedicata al Santo del deserto, o in altre occasioni di funzioni religiose, mentre, in orari diversi, chi dichiara di voler entrare in Sant’Antonio Abate solo per pregare si vede rifiutato l’ingresso.    E questo sottolinea Ersilio Teifreto  perché l’intera Chiesa  viene considerata:

“un percorso museale” invece  il biglietto prevede la possibilità di accesso solo alla Chiesa ma non nel totale Concentrico  dove le altre costruzioni sono pericolanti non visitabili . Un’illogicità evidente visto che sta creando non pochi problemi di  confusione infatti nella pubblicità  rivolta ai visitatori i Signori della F.O.M  fanno credere che si  visita tutto il Comprensorio Antoniano  di Ranverso.

Non fare distinzione tra Residenti Devoti  e Turisti.

Se si fosse scelto di considerare museo solo alcuni punti strategici , i fedeli avrebbero avuto libero accesso alla Chiesa e anche se da lontano, avrebbero potuto ammirare lo splendore degli affreschi realizzati da Giacomo Jaquerio o il Polittico di Defendente Ferrari. Tutto questo senza fare alcuna distinzione fra Rostesi e Buttiglieresi  , che già conoscono gli affreschi e in quella Chiesa sono abituati ad andare a pregare ed i turisti”. Ultimo rilievo, il costo del biglietto: 5 euro quello intero e 3,50 il ridotto, da aggiungere altri 3 euro obbligatori  per la visita guidata anche in caso di acquisto in loco dei tickets. “Davvero un po’ troppo – conclude Ersilio Teifreto qualsiasi Chiesa non è nata per essere un Museo , ma sopratutto non può diventare un luogo”privato”, almeno fino a che non viene dichiarata sconsacrata dalla Santa Sede  di Roma.

Occorre che la Soprintendenza intervenga sulla Fondazione dell’Ordine del Mauriziano e riporti il problema Devoti e Residenti  in un ambito ragionevole. 

Questa regolamentazione degli accessi deve essere rapidamente rivista, magari riducendo il prezzo del biglietto e liberando chi vuol manifestare la propria fede dall’obbligo di pagare quello che, con qualche ragione, può essere considerato un altro odioso balzello”.

autore Ersilio Teifreto