Tesi di Barella Enrica progetto complesso monastico territorio di Sant’Antonio di Ranverso

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 Cartello luogo di interesse Nazionale

Il progetto elaborato in questo lavoro di tesi nasce e si sviluppa da una serie di considerazioni e fatti avvenuti recentemente, e persegue l’obiettivo di conservare e valorizzare il gruppo di fabbricati rurali appartenenti ai complesso monumentale di Sant’Antonio di Ranverso, per un futuro sviluppo economico e culturale dell’intera struttura.

L’approccio iniziale è stato quello di pensare ad un progetto realizzabile, per cui è stato fondamentale evidenziare i fatti che hanno modificato e scosso lo storico Ordine Mauriziano e le proprietà ad esso appartenenti.

Nei tempo la gestione del patrimonio dell’Ordine Mauriziano ha denunciato una serie di problemi, che hanno portato al commissariamento in data 19/09/2002 dell’Ente da parte del Governo, al fine di una sistemazione della situazione pendente. Con D.L. n. 277 del 19/11/2004 viene istituita la “Fondazione Ordine Mauriziano”, successivamente convertito in Legge n. 4 del 21/01/2005, in seguito alla quale i beni immobiliari e mobiliari dell’Ente, sono trasferiti alla predetta Fondazione, con lo scopo di realizzare il “patrimonio” per l’azzeramento dei debiti accumulati nel tempo, anche mediante la dismissione dei beni del suddetto. L’unico velleitario vincolo posto dalla legge prevede intorno alla precettoria una fascia di rispetto di inalienabilità di 100 metri a partire dal limite esterno del Concentrico: nemmeno la metà dello spazio che separa la chiesa dalla strada statale. Con un’asta pubblica, tenutasi nella sede della Fondazione Ordine Mauriziano, tutto il terreno a oggi alienabile nell’area di Ranverso è stato venduto. Questa grande operazione di dismissione del patrimonio immobiliare dell’antico ordine costituzionalmente riconosciuto, ha toccato l’area di pregio naturalistico e di interesse storico turistico della precettoria antoniana, ha assegnato all’unica società aggiudicataria, un patrimonio vincolato ad uso agricolo e agrituristico.

Con questo lavoro di tesi ci si prefigge l’obiettivo di dare un suggerimento per il recupero delle strutture, rispettando la tipologia originaria dei fabbricati.

La tesi è strutturata in modo da analizzare nella prima parte l’evoluzione storica del complesso e dell’Ordine Mauriziano, con un inquadramento storico-geografico, una descrizione dei possedimenti e dei beni attraverso i documenti d’archivio.

Nella seconda parte sono stati esaminati i materiali da costruzione, lo stato di conservazione e di degrado del complesso.

Nella terza parte, si è ipotizzato di realizzare una struttura polifunzionale con l’integrazione di più attività concatenate tra loro; tra queste è previsto un centro per l’allevamento degli asini, con relativo punto vendita del latte di asina e di prodotti cosmetici da esso derivati, un centro per l’onoterapia, e per finire un ostello di accoglienza e una sala espositiva con documentazione relativa alla precettoria antoniana e alla via Francigena. Il progetto si pone l’obiettivo di ottenere una struttura che s’inserisca completamente nel contesto, salvaguardando il complesso edificato senza stravolgerlo, mantenendone quelle caratteristiche di “ruralità” che lo hanno caratterizzato nel tempo.

rilevatore Ersilio Teifreto