In Val susa Annibale sul passo traversette invalicabile e pino di rocce escogita un piano leggete…..

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Leggende[modifica | modifica wikitesto]

Una delle più note leggende tramandate nelle valli piemontesi che riguardano il Monviso è quella del suo attraversamento da parte di Annibale e del suo esercito (elefanti compresi), diretti a Roma. Si racconta che Annibale, addentratosi fra le gole alpine alla ricerca di un valico, avesse trovato nient’altro che aspre e dirupate pareti rocciose. Stanco di tanti impedimenti ma volendo assolutamente passare, il cartaginese sperimentò un metodo singolare ed efficace per aprirsi un varco in mezzo alla montagna impervia. Fece accatastare attorno ad una rupe che sbarrava il passaggio una gran quantità di legname e diede ordine che venisse incendiato. Quando la roccia divenne rovente, la fece inondare d’aceto. Alternò fuoco e aceto più volte finché la roccia divenne frantumabile con il piccone, e lui poté passare assieme all’esercito e alla sua sete di conquista.[2] Il luogo del valico così aperto resta a tutt’oggi ignoto anche se alcuni storici come sir Gavin de Beer suggeriscono che si tratti proprio dell’odierno colle delle Traversette[3].