La parola al territorio Valle della Cupa Carissimi reporter , giornalisti e scrittori cu tuttu lu core vi invito a riflettere sul termine Pira spesso scritto sui giornali per descrivere la nostra Fòcara. Il valore alla tradizione di cultura popolare della Fòcara
La parola al territorio Valle della Cupa
Il valore alla tradizione della Fòcara
Carissimi reporter , giornalisti e scrittori cu tuttu lu core vi invito a riflettere sul termine Pira spesso scritto sui giornali per descrivere la nostra Fòcara che significa = grande falò un’opera di pura ingegneria agraria costruita utilizzando come materia prima solo tralci di vite recuperate dalla potatura delle vigne nell’agro Valle della Cupa di Novoli e di tutto il Parco del Negramaro.
La Pira invece è l’orrendo foco
Pira è, come rogo, «catasta di legna eretta per la cremazione dei cadaveri», ma è pure «la catasta di legna sulla quale venivano arsi vivi i condannati a morte (per es., per stregoneria) o coloro che erano sacrificati come vittime (in quest’ultima accezione, più comune rogo)» (Vocabolario Treccani.it
04 Novembre 2017
Torna “a casa”: dopo i lavori di restauro, la statua ritorna nel Santuario
ToriNovoli Redazione online
Ci sono voluti quasi otto mesi di lavoro per far “rinascere” la statua di Sant’Antonio Abate, patrono e protettore della città di Novoli.
Il 1 novembre scorso, infatti, la statua ha fatto ritorno tra i cittadini, nella sua Chiesa Santuario, completamente rinnovata e riportata al suo splendore, sotto le mani di Marco Tommaso Fiorillo, 43 anni, di Lecce, esperto nel campo del restauro, innamorato della pittura e dell’arte in genere. Ad attenderla, una folla di fedeli radunata in Piazza Sant’Antonio, felici e gioiosi del ritorno del proprio protettore, il cui simulacro si presentava in cattive condizioni, dovute al passare del tempo e all’acqua piovana che lo colpì durante la processione di quest’anno, in occasione dei festeggiamenti per il patrono. La statua infatti presentava danni intorno alla testa del Santo, al mantello o intorno al cappuccio superiore, con perdite di colore e varie fessure e fenditure. E così, le opere di restauro conservativo avviate a febbraio scorso, sono state ultimate e adesso il Santo è tornato “a casa”, per farsi ammirare e pregare da tutti i fedeli, novolesi e non. Fonte Internet Corriere della Sera
La Fòcara dedicata al patrono di Novoli Sant’Antonio Abate è un mastodontico falò con 20 metri. di diametro e un’altezza che arriva compreso la bandiera fino a 28 mt. raggiunti nel 2017, il FalòArte universalmente riconosciuto e costruito dall’amor proprio di una comunità di Homo Novoliensis ufani nel DNA dediti all’accoglienza verso i visitatori e fedeli alla quale con i loro racconti fanno riscoprire la Novolesità dell’evento della notte del fuoco uno spettacolo unico al mondo The Largest Bonfire in the World is the Work of Agricultural Engineering. Vanities.
Rogo e pira recano con sé, come abbiamo visto, connotazioni negative (perfino tragiche). Su di un falò, invece, è difficile immaginare di ardere la carne viva di una persona. Claudio Baglioni, dagli Homo Novoliensis ha meritato la nomea di “artista da falò”, non si pensa certo ad una punizione esemplare per il cantautore romano, anzi: ci si riferisce alla circostanza piacevole (molto di moda tra giovani e adolescenti negli anni Settanta) di riunirsi nelle sere estive sulla spiaggia e di allestire, appunto, un bel falò con la legna raccattata Anche il grande Cesare Pavese scrisse: La luna e i falò , Ti voglio
un falò di bene, Come il letto di un falò. A noi emigranti che ci troviamo fuori casa per lavoro ci ha lasciato questo suo pensiero:
“Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via,. Un paese come Novoli vuol dire non essere soli, sapere che nella gente , nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo come la Fòcara, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti e rinasce tutti gli anni diversa come L’araba Fenice dalle proprie ceneri, e tu per vederla fai tanti km, per ritornare nel tuo luogo natio
La tradizione dei falò piace molto ai giovani del terzo millennio un’occasione per cantare e divertirsi tra amici, la nostra Fòcara e il più grande falò controllato al mondo, l’alto grado di sicurezza quando viene costruita con la galleria
consente di passare sotto con la statua di Sant’Antonio Abate
e tutte le persone e fedeli che seguono la processione
Il genio Vincent Van Gogh in Arles quasi sconosciuto in vita molto quotato dopo la morte scrisse: Uno ha un grande fuoco nell’anima e nessuno viene mai a scaldarsi, guardano un po di fumo in cima al comignolo e se ne vanno per la loro strada, invece con il falò della Focara si riavvia questo fuoco interiore , tutti mettono le mani sulla Fòcara spenta ,si avvicinano in cerchio tenendosi per mano. e si passa la notte ballando al suono dei tamburelli della taranta.
Cultore della festa Ersilio Teifreto
Museo del fuoco (ToriNovoli ) –
Torino 08/11/2017 – -è ufficiale nella Cittadina di Novoli stata presentato dall’Assessore regionale al Turismo , presenti numerosi giornalisti il Museo del Fuoco Festival, l’appuntamento del fuoco ritenuto tra i 12 più cool al mondo per cui vale la pena fare una visita secondo la rivista Usa Forbes. “Un evento di punta tra i grandi eventi della Regione Puglia che merita di destagionalizzare anche nel Salento ,il turismo invernale proponendo le presenze tutto l’anno sia l’estate con la Notte della Taranta che l’inverno con la Notte del Fuoco. Concludendo sulla Fòcara – ha dichiarato l’assessore – Il Museo del Fuoco, di Novoli è uno dei principali strumenti di promozione turistica e rende ancora una volta il Salento protagonista nel mondo, dei falò una terra che abbraccia tutte le etnie e tutte le culture senza distinzione alcuna. Investire su eventi di grande valore artistico , musicale , gastronomico e popolare culturale è la strada più efficace per incrementare il turismo”.
Di Ersilio Teifreto