Ermanno Olmo il premio Calcagno 2009 Almese era nato e ritornava spesso

ALMESE – 10/05/2009 ore 17:31 ATTUALITA'

Assegnato al regista Ermanno Olmi il Premio Calcagno 2009

Assegnato quest’anno ad Ermanno Olmi ilpremio letterario intitolato a Giorgio Calcagno, giornalista, poeta, scrittore, scomparso nel 2004. Un premio, alla sua terza edizione, fortemente voluto dalla città diAlmese, in cui Giorgio Calcagno era nato e amava ritornare ogni volta che i suoi impegni lo permettevano e che rappresentava in un certo senso la “casa delle radici ”. Il premio costituisce sicuramente un importante riconoscimento al “regista” Olmi  che ha dato grandi capolavori al cinema italiano, ma anche all'uomo di cultura, al sapiente lettore di classici della letteratura come "La leggenda del santo bevitore" o al cantore del mondo contadino di "L’albero degli zoccoli". Ad organizzare il premio letterario “Giorgio Calcagno” è stata una squadra di persone e personalità tutte legate al poeta-giornalista: la moglie Graziella Ricci (foto), il sindaco di Almese Bruno Gonella (foto) e la sua amministrazione, la Provincia, la Regione, la fondazione “Mario Magnetto”, l’Associazione “Amici della Sacra di San Michele” presieduta da Teresa Ponzetto, la Crt, e naturalmente gli amici – redattori de “La Stampa”, il giornale per il quale Giorgio Calcagno fu prezioso giornalista e vivacissima anima culturale. A questa nutrita squadra, si sono aggiunti quest’anno anche i comuni diAvigliana e di Rivoli che ospitano in spazi propri la visione di alcuni film del grande maestro. A Rivoli, il 7 maggio, presso la Sala Congressi del Comune, alle ore 21, è stato proiettato infatti “Lunga vita alla Signora”, ad Avigliana presso il teatro “Fassino” (La Fabrica, in via IV Novembre 19), venerdì 8 maggio era in programma “L’albero degli zoccoli”,  mentre lunedì 11 è prevista la visione del film “Centochiodi” a Rivoli (ore 21, sempre al Centro Congressi della città) e nuovamente il teatro Fassino di Avigliana, il 12 maggio, ore 21, per la visione de “Il segreto del bosco vecchio”. La visione di questi film è stata infatti considerata dagli organizzatori come un momento importante per capire le motivazioni del premio ad Olmi, soprattutto per il suo legame con la memoria, la tradizione e la terra, fili che lo congiungono idealmente a Giorgio Calcagno.  Dopo Umberto Eco e Arrigo Levi la giuria, composta da Graziella Ricci Calcagno, che la presiede, Lorenzo Mondo, critico e giornalista, Giovanni Tesio, docente di letteratura italiana e critico, Ernesto Ferrero, scrittore e direttore del Salone del libro di Torino, Alberto Sinigaglia, giornalista de La Stampa, Maria Luisa Reviglio della Veneria (foto), coordinatrice del premio, il sindaco di Almese Bruno Gonella e l’assessore alla cultura Valeria Carello, ha scelto  dunque Olmi proprio per questo suo saper mettere in rilievo la memoria, la tradizione e la terra. La terra dei semplici.  Accanto alla proiezione dei film, sono in programma molti altri momenti prima della cerimonia di sabato 16 maggio, alle ore 10, prevista presso l’auditorium cav. “Mario Magnetto” ad Almese dove, alla presenza di Gianni Oliva, Valter Giuliano, Fiorenzo Alfieri, verrà premiato ufficialmente il regista. Tra questi momenti una conferenza al Circolo dei Lettori di Torino su “Olmi e Calcagno. Immagini tra cinema e poesia”, dialogo tra Graziella Calcagno e Gianni Volpi, con letture di Mario Brusa. Venerdì 15 maggio, sempre ad Almese, alle ore 10, presso l’auditorium “Magnetto”, verrà assegnata la borsa di studio “Giorgio Calcagno” a studenti almesini delle classi V elementare e III media.  Ancora venerdì 15, dopo l’apertura ufficiale del premio, alle 17,15inaugurazione della mostra “L’Otello secondo Olmi”, presso la torre di San Mauro e Ricetto di Almese.  Sabato 16 maggio, dopo la consegna del premio a Ermanno Olmi, un omaggio al maestro e una riflessione sul cinema al quale partecipano fra gli altri il critico cinematografico Lietta Tornabuoni, il regista Marco Ponti, Alberto Sinigaglia e Lorenzo Mondo, con l'intervento degli studenti delle scuole della valle di Susa e Torino, gli studenti del Dams e dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

Bruna Bertolo
 


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