La Stadera di Sant’Antonio di Ranverso costruita dalla ditta Caprile di Torino Carlo Alberto di Savoia, con un editto dell’11 settembre 1845, lo introdusse nel suo regno, riconoscendo la necessità di far cessare la molteplicità dei pesi e misure che tanto pregiudizio arrecavano al regolare svolgimento dei traffici. In Piemonte entrò in vigore col 1° gennaio 1850.

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Carlo Alberto di Savoia
Carlo Alberto di Savoia

 

                                                

In seguito fu esteso alle rimanenti regioni d’Italia, dopo il compimento dell’unità nazionale.L’adozione del sistema metrico rappresentò il primo pilastro per l’ulteriore sviluppo culturale, tecnico ed economico. Gli scienziati ed i governi di tutti i paesi civili non tardarono a riconoscere l’importanza della diffusione di questo sistema, e nell’anno 1867 fu costituito a Parigi un comitato internazionale dei pesi e misure e delle monete, sotto la presidenza dell’illustre Mathieu. Il Comitato, su proposta del Presidente dell’Accademia delle scienze di Pietroburgo, Iacobi, emise il seguente voto:
“Il sistema metrico decimale è perfettamente idoneo ad essere universalmente adottato in ragione dei principi scientifici sui quali si fonda, per la semplicità e facilità delle sue applicazioni nelle scienze, nelle arti, nelle industrie e nel commercio.”

L’unificazione dei pesi e delle misure, oltre a fungere da potente catalizzatore nei rapporti fra le nazioni, soprattutto nel settore degli scambi economici, e a contribuire in definitiva al progresso civile dei popoli, ha offerto uno stimolo decisivo al perfezionamento tecnico delle bilance, consentendo soprattutto agli apparecchi per uso scientifico un salto di qualità di enorme portata. Un salto di qualità di cui hanno goduto i frutti anche le bilance del commercio che hanno potuto usufruire di tutti i miglioramenti e le innovazioni tecniche di quelle sofisticatissime dei laboratori di ricerca, toccando oggi un livello più che ottimale.

ricerca di Ersilio Teifreto

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