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Convento del Tau
Il Convento del Tau, dedicato al culto per Sant'Antonio Abate (vi), prende il nome dalla croce che i religiosi porta-vano cucita sulla veste, la cui forma a T ricorda la testa del bastone al quale, secondo l'iconografia più diffusa, il Santo soleva appoggiarsi. L'origine del culto per Sant'Antonio Abate Esiste ancora oggi una malattia nota come fuoco di sant'Antonio e, essendo una delle molte manifestazioni del virus erpetico, la sua prognosi è sempre fausta. Aveva invece origine ben diversa ed esito mortale il temutissimo fuoco che a lungo ha afflitto le popolazioni occidentali durante il medioevo; si trattava infatti di una intossicazione alimentare che procurava gravi cancrene. Poiché era diffusa la tradizione secondo la quale appellandosi a sant'Antonio Abate era possibile ottenere la guarigione dalla malattia, la chiesa francese di S. Desiderio, in cui dal 1100 erano custodite le spoglie del Santo, divenne luogo di frequenti pellegrinaggi e attorno ad essa si costituì una piccola comunità il cui compito fu quello di raccogliere le elemosine per i pellegrini e i malati. Ben presto sorse presso quella chiesa un'ospedale che si dedicò alla cura degli infermi, e a seguito di ciò la devozione per sant'Antonio valicò i confini di Francia per diffondersi in tutta Europa. Cronologia 1360 Fra' Giovanni Guidotti fonda il convento antoniano di Pistoia. Bibliografia S. Ferrali, L'Ordine ospitaliero di S. Antonio Abate o del Tau e la sua casa a Pistoia, in Il Gotico a Pistoia nei suoi rapporti con l'arte gotica italiana, Pistoia, 1966 |